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La ricerca su hotel, b&b, agriturismi: “A Como rincari del 24% in un anno per i servizi di alloggio”

L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda i servizi di alloggio e di ristorazione, elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di giugno.

Servizi di alloggio, ossia alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù a giugno costano in media nazionale il 18% in più rispetto allo scorso anno. Una stangata non indifferente ma che diventa astronomica in alcune città.

A guidare la classifica della città con i maggiori rialzi nel settore alberghiero è Milano, con un balzo astronomico del 71,4% rispetto a giugno 2021, complice il successo del Salone del mobile.  Al secondo posto Firenze, con un incremento annuo del 35,7%. Medaglia di bronzo a Siena con +30,4%. Appena giù dal podio Varese, +27,7% che sfrutta la vicinanza con Milano, così come Como, in settima posizione con +24%. In quinta posizione Palermo con +25,8%, poi Pisa (+24,8%). Seguono Parma e Viterbo (entrambe +24%). Chiude la top ten Napoli, +23,8%.

Sull’altro versante della graduatoria, 3 città sono in deflazione: Trapani (-3,5%), Novara (-0,9%), Caltanissetta (-0,8%).

Rialzi notevoli anche rispetto a maggio 2022 . In appena un mese a Milano gli alberghi decollano del 36,8%, Firenze +21,9%, Varese al 3° posto con +20,5%. A Torino, invece, essendo esplosi a maggio per via dell’Eurovision Song Contest, a giungo precipitano del 22,5%.

“E’ normale che quando sale la domanda i prezzi salgano, ma c’è un limite al comunque senso del pudore oltre il quale significa volersi approfittare di un evento importante per tartassare chi vuole partecipare a quella manifestazioneafferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Per i Servizi di ristorazione, ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, i divari tra le città sono meno clamorosi rispetto agli alberghi, ma sempre consistenti. A fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 4,4%, a Verona i ristoranti rincarano rispetto a giugno 2021 del 9,1%, più del doppio della media nazionale. Al secondo posto Gorizia, con +7,8% e al terzo Brescia, +7,6%. Seguono Palermo (+7,3%), Forlì-Cesena (+7,2%), Sassari (+7%), Novara (+6,8%). In ottava posizione Lecco, Trento e Olbia-Tempio (+6,6% tutte e 3).

La città più risparmiosa è Campobasso (0,9%), in seconda posizione Massa-Carrara e Lodi (entrambe a +1,3%). Al terzo posto Ancora (+1,7%).

Tabella n. 1: Classifica delle città con i servizi di alloggio più rincarati su base annua

N Città Inflazione annua di giugno
1       Milano 71,4
2       Firenze 35,7
3       Siena 30,4
4       Varese 27,7
5       Palermo 25,8
6       Pisa 24,8
7       Como 24
7       Parma 24
7       Viterbo 24
10       Napoli 23,8
11       La Spezia 23,6
12       Bologna 21,3
13       Bari 21,1
14       Ferrara 20,5
15       Roma 20
16       Modena 19,5
17       Trieste 19,3
ITALIA 18
18       Cosenza 16,8
19       Brescia 16,3
20       Livorno 16,1
21       Mantova 15,3
21       Catania 15,3
23       Grosseto 14,9
24       Pescara 14,2
25       Reggio di Calabria 13,9
25       Torino 13,8
27       Bergamo 13
28       Genova 12,7
28       Sassari 12,7
30       Terni 12,5
31       Cagliari 12,4
32       Lucca 12,2
32       Messina 12,1
34       Teramo 12
35       Gorizia 11,9
36       Venezia 11,5
37       Rimini 11,2
37       Campobasso 11,2
39       Massa-Carrara 10,3
40       Verona 10,1
41      Caserta 9,8
41       Perugia 9,2
43       Cremona 8,8
43       Rovigo 8,8
45       Treviso 8,6
45       Padova 8,6
47       Bolzano 8,5
47       Macerata 8,5
49       Forlì-Cesena 8,3
50       Ravenna 8,1
50       Catanzaro 8,1
52       Arezzo 7,6
53       Trento 7,4
54       Siracusa 7,3
55       Lecco 7,1
55       Ascoli Piceno 7,1
57       Vicenza 6,9
58       Imperia 6,5
59       Lodi 6,4
60       Piacenza 5,8
60       Olbia-Tempio 5,8
62       Brindisi 5,5
63       Aosta 5,4
63       Pordenone 5,4
65       Potenza 5,1
66       Reggio nell’Emilia 5
67       Pistoia 4,8
68       Pavia 4,6
69       Biella 4,5
70       Belluno 3,2
71       Udine 2,8
72       Vercelli 2,5
72       Ancona 2,5
74       Alessandria 1
75       Benevento 0,5
76       Cuneo 0,4
76       Avellino 0,4
78       Caltanissetta -0,8
79       Novara -0,9
80       Trapani -3,5

 Tabella n. 2: Classifica delle città con i servizi di alloggio più rincarati rispetto a maggio 2022

N Città Inflazione mensile di giugno
1       Milano 36,8
2       Firenze 21,9
3       Varese 20,5
4       Olbia-Tempio 19,5
5       Massa-Carrara 18
6       Livorno 17,1
7       Cagliari 16,6
8       Messina 15,2
9       Pescara 13,2
10       Verona 12,2
11       Brescia 11,7
12       Como 11,1
12       Reggio Calabria 11,1
14       Pisa 11
15       La Spezia 10,4
16       Imperia 10,2
17       Lucca 10,1
18       Gorizia 10
19       Sassari 9,7
20       Ascoli Piceno 7,8
21       Grosseto 7,5
22       Ancona 7,4
23       Modena
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4 Commenti

  1. Ospitiamo clienti a Como; è per noi motivo di orgoglio, e i clienti apprezzano, farli alloggiare in una così bella città (benché l’azienda sia a una quindicina di km e ci siano altre strutture nelle vicinanze anche molto più confortevoli e recenti).
    Lo stesso hotel nel giro di tre mesi ha modificato il costo di una doppia uso singola da 98 €/notte a 213 €/notte !
    Como, una città dove, dopo le 9 di sera, non ci sono locali aperti se non per fantasmagoriche giovanili bevute ( con annesse scazzottate) notturne, dove l’offerta gastronomica è talvolta imbarazzante (e ancor più il conto), dove se cammini dopo le 18 e capiti nella sera prima della raccolta … devi fare lo slalom tra spazzatura, sacchetti e sacconi e cartoni !

  2. Eccolo, il conto del Covid (con il “carico” dei pretesi aumenti causati dalla guerra). Anche dopo avere fatto il pieno di bonus, ristori e altre elemosine europee (e che per questo paghiamo tutti) il turismo ricettivo vuole recuperare l’intero fatturato perso speculando sui pur generosi “aiuti”, che si guarda bene dal mettere in detrazione. E a questo punto la domanda: dati gli altissimi costi del turismo ricettivo e dell’enorme indotto collegato di bar, ristoranti, alimentari e finti prodotti tricolore, vivere nella bellissima Como è un privilegio o una enorme sfiga? Dalla tabella si evince che converrebbe trasferirsi nelle pure bellissime e più quiete Ascoli Piceno o Sassari…

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