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La Russa (FdI): “25 Aprile divisivo, cambiamo”. Articolo Uno Como: “Cantiamo Bella Ciao dai balconi”

Causa lockdown per emergenza sanitaria, quest’anno le manifestazione per la Festa della Liberazione, il prossimo 25 aprile, non si terranno.

E mentre dal parlamentare di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa (foto sotto),  arriva la proposta di archiviare del tutto il significato originario della giornata (“Da quest’anno il 25 aprile diventi, anziché divisivo, giornata di concordia nazionale nella quale ricordare i caduti di tutte le guerre, senza esclusione alcuna – ha dichiarato in una diretta Facebook – E in questa data si accomuni anche il ricordo di tutte le vittime del Covid-19 che speriamo cessino proprio in aprile”), da ArticoloUno arriva un invito ai comaschi: alle ore del 25 aprile “l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale”, l’invito a tutti è “esporre dalle finestre, dai balconi il tricolore e ad intonare Bella ciao”.

“Come ci ricordano la Presidenza e la Segreteria nazionali dell’ ANPI – spiegano da ArticoloUno – l’Italia ha bisogno, oggi più che mai, di speranza, di unità, di radici che sappiano offrire la forza e la tenacia per poter scorgere un orizzonte di liberazione. Il 25 aprile arriva con una preziosa puntualità. Arrivano le partigiane e i partigiani, il valore altissimo della loro memoria. Quest’anno non potremo scendere in piazza ma non ci fermeremo. In un momento intenso saremo insieme, con la Liberazione nel cuore. Con la sua bella e unitaria energia”.

A Como, intanto, l’ANPI ha promosso una sottoscrizione a sostegno della sanità nazionale a cui è possibile partecipare fino al 20 aprile versando un contributo sull’Iban IT35T0306909606100000169568 con la causale “sanità pubblica” e una raccolta di fondi per la Parrocchia di Rebbio.

Nella mattina del 25, inoltre, dalle 10.30, una diretta di Radio Popolare seguirà tre percorsi virtuali che partendo da tre luoghi diversi, tra cui Dongo, giungeranno a Milano. Sulla Web TV di ARCI Como sono iniziate da qualche giorno le trasmissioni di avvicinamento della 25 ore del 25 aprile. E’ possibile vederle collegandosi in internet digitando ARCICOMO WEB.

Tutti i giorni vengono trasmessi interventi, racconti, interviste e spezzoni di film che raccontano la Resistenza.
Il 25 aprile saranno trasmessi interventi celebrativi di rappresentanti istituzionali, del Presidente provinciale ANPI Guglielmo Invernizzi e del Vice Presidente nazionale ANPI Piero Cossu.

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8 Commenti

  1. La Russa non cambierà mai, ma deve farsene una ragione: il 25 aprile è la giornata della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dall’arroganza dei loro servi fascisti e repubblichini. È scritto nella storia.
    Parliamo d’altro.

  2. Non si possono mettere sullo stesso piano partigiani e repubblichini: lo insegna la storia! E basta ….

  3. Il 25 aprile è decisivo: certamente divide chi ha lottato per liberare il paese dalla dittatura da chi la sosteneva,arrivando a collaborare col nemico nazista contro gli italiani.
    È decisivo e spero se ne conservi la memoria.

  4. Ma basta! Pensino al coronavirus, se davvero si rendessero utili non avrebbero il tempo di pensare a queste vicende, ormai superate. Che tristezza.

  5. Sperando di non commettere reato: mi permetto di postare qui un bel commento di Luca Bottura:

    Ignazio La Russa è un residuo folcloristico che fa satira involontaria, dunque si troverà benissimo in questo angolino. Ieri, dopo un tizio che aveva proposto su un foglio sovranista di suonare Il Piave per il 25 aprile al posto di Bella Ciao – ma certo: è perché non I will survive? La canzone dei Puffi? Sarà perché ti amo? – il noto post fascista, nel senso che è molto attivo sui social, ha proposto di trasformare la Festa della Liberazione dal nazifascismo (minuscolo) in un ricordo delle vittime del Covid. C’è un problema oggettivo: non ce ne siamo ancora liberati, del Covid, dunque non è chiaro cosa bisognerebbe festeggiare. Ma soprattutto è un po’ come mettere il parmigiano sugli spaghetti alle vongole. Il punto è che per quelli come La Russa, qualunque occasione è buona per cancellare l’unico momento dal Risorgimento in cui noi italiani (italiani con lo zaino in spalla, non col buono pasto della buvette) ci mettemmo all’opera per cancellare la vergogna di chi ci fece camerieri di un tizio che gasava sei milioni di ebrei. Facciamo così, ‘gnazio, continua a festeggiare il 28 ottobre come sempre e lascia il Venticinque Aprile a tutti noi. O, se preferisci: A noi! Ti saluto romanamente: se vedemo.

  6. Peccato. Anche quest’anno Ignazio La Russa non ha perduto l’occasione di stare zitto! il 25 aprile è già la festa di tutti, ma non è l’occasione di ricordare anche coloro che NON erano, durante il fascismo, la guerra a la liberazione, dalla parte giusta. Questo, per onore della Storia e delle persone che ci hanno concesso la libertà dalle dittature.

  7. Il 18 aprile 1948 che in tanti hanno dimenticato gli ?? italiani hanno scelto di stare dalla parte dell’Occidente ( con gli USA) costruendo (ancora da costruire….) l’EUROPA dei POPOLI non della burocrazia, così la scelta del 48% degli italiani… non il blocco dell’est .. questa la scelta democratica dopo le lotte con invasori, ma anche intestine..

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