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“Ladri di foglie”, il nuovo libro di Davide Van De Sfroos fra lestofanti e nostalgia

Davide Van De Sfroos sarà l’ospite del secondo incontro del 2019 di “Aspettando Parolario”, il percorso di avvicinamento alla nuova edizione del festival letterario e culturale comasco. L’incontro si terrà domenica 27 gennaio alle 17.00 presso l’Officina della Musica in Via Giulini 14 a Como: Davide Van De Sfroos presenterà il suo ultimo libro, “Ladri di foglie” (La Nave di Teseo, 2018), un viaggio sulle tracce di un fantomatico ladro di foglie, inseguendo un improbabile lestofante che immagina di poter rubare la magia che si nasconde nelle nervature di una giornata qualunque. Sono quindici storie in cui sfilano protagonisti imprevedibili e nostalgici, paesaggi poetici e fantasmagorici, vicende romantiche e ribelli.
(Immagine Davide Van De Sfroos: Carlo Pozzoni)


A dialogare con De Sfroos sarà il giornalista Alessio Brunialti.

L’incontro è organizzato da Parolario in collaborazione con Officina della Musica e La Feltrinelli di Como.

Sala Comacina Sergio Bordoli il “Cimino” e il cantautore laghée Davide Van de Sfroos

Ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria a: info@notasunota.it, tel. 3492803945

Il libro

Un viaggio sulle tracce di un fantomatico ladro di foglie, inseguendo un improbabile lestofante che immagina di poter rubare la magia che si nasconde nelle nervature di una giornata qualunque. Ma chi può sottrarre impunemente alla terra e agli uomini figure e pensieri, colori e parole, forme e silenzi? Chi è il ladro di foglie? Il colpevole appartiene alla consorteria primordiale dei Quattro Elementi – Fuoco, Aria, Acqua e Terra – e il suo nome è Vento. Quel vento che soffia, spinge, sibila e batte; che gonfia i propri muscoli e cazzotta il mondo; che lustra il sole e sposta la notte; che impasta le nuvole, le stira, le annoda e le scaglia lontano – oppure le dissolve. Quel vento che dimentica i propri nomi, che curva il fumo dei camini, che solleva sabbia e spruzzi d’acqua, che ci trasforma in guardiani della cenere e in cacciatori di nebbia e che, forse, ci vuole complici dei propri misfatti. Complici, partecipi e conniventi, sostiene l’autore nelle quindici storie di questo libro, dove sfilano protagonisti imprevedibili e nostalgici, paesaggi poetici e fantasmagorici, vicende romantiche e ribelli.

L’autore

Davide Van de Sfroos,,cantautore e scrittore, è una delle voci più originali della scena musical-letteraria italiana. Il suo pseudonimo è un gioco di parole: il suono restituisce in dialetto laghèe l’espressione “vanno di frodo”. Ha vinto due Premi Tenco e si è classificato quarto a Sanremo 2011. Il 9 giugno 2017 ha entusiasmato oltre 20.000 spettatori in un concerto-evento allo stadio di San Siro a Milano. Tra gli album si ricordano: Brèva e Tivàn, E sémm partíi e Yanez; tra i libri: Le parole sognate dai pesci e Il mio nome è Herbert Fanucci.

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