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Elementari di Laglio, il sindaco torna tra i banchi. E li distanzia: “Scuole, pronti via. Catering, serramenti, sicurezza, ecco il nostro piano”

Non manca, comprensibilimente, una nota – minimamente – sarcastica: “Sempre in attesa di eventuali nuove linee guida che potranno essere emanate da Regione Lombardia e che verranno subito recepite, la scuola elementare di Laglio è pronta per la riapertura di settembre”. E come dargli torto? Ogni giorno tra Governo centrale e Regioni sembra sempre si stia per cambiare idea sulla sicurezza scolastica in chiave Covid.

Chi parla è il sindaco di Laglio, Roberto Pozzi, che spiega: “Circa un mese addietro abbiamo avuto un incontro con la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Cernobbio, del quale il plesso di Laglio fa parte, dottoressa Maria Teresa Callipo e il loro responsabile per la sicurezza, l’architetto. Versace. La situazione della nostra scuola è confortante, non vi sono problemi di distanziamento essendo le aule spaziose, anche tenuto conto del numero degli alunni, mediamente dieci per classe”.

Non solo: “Per garantire ulteriori servizi sono stati riqualificati i bagni della palestra, ora in uso esclusivo alla scuola, con sostituzione serramenti e adeguamenti idraulici. Come pure sono stati migliorati, in chiave Covid 19, i sistemi di citofonia, con la realizzazione di un nuovo impianto. Modificati anche i serramenti per garantire un miglior ricambio naturale dell’aria”.

Già organizzati anche i pasti: “Insomma tutto è pronto, anche il servizio mensa che sarà garantito dal catering dell’Asilo di Laglio a “metri zero” e lo scuolabus secondo le linee guida regionali”, dice Pozzi.

Costo degli interventi? “Oltre 10.000 euro a carico della nostra Amministrazione – sottolinea il primo cittadino – che da anni si fa, interamente, carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole. Come pure delle varie provviste: tovagliette per la mensa, carta igienica e quant’altro possa servire”.

E poi, inciso alla Pozzi: “Siamo pazzi? Non credo. Garantire un presidio scolastico sul territorio è per noi prioritario. La scuola è lo specchio di una società che vogliamo culturalmente e socialmente viva. La scuola è agorà, luogo di incontro, scambio, spazio di relazioni. Una porta aperta sul territorio, dove scuola e territorio devono incontrarsi e cooperare. Per realizzare una comunità partecipe, centro di aggregazione, condivisione e integrazione”.

Con appello a chiudere: “Per questo sarebbe, davvero, opportuno, recuperare un nuovo spirito di cooperazione con i Comuni del territorio e le forze sociali ivi operanti, per un comune, condiviso, progetto di crescita. Faremo ogni sforzo per garantire questo presidio sociale e culturale a costo di qualche sacrificio. Covid 19, permettendo“.

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