Che i comaschi ormai debbano convivere con l’iperturismo è un fatto. Non è pensabile certo oggi – come qualcuno pur con tutt’altro che incomprensibili argomenti auspica nel profondo – un’inversione di rotta. Altro però è accettare ogni conseguenza del turismo, anzi dei turisti.
In particolare sul Lungolago, meta ambita e punto di partenza di aliscafi e battelli per i borghi più ambiti al mondo.
E così riceviamo la foto/testimonianza di un lettore sempre molto attento. Con una didascalia alle immagini che è una pietra tombale: “Solito pattume da turismo becero”.
E aggiunge: “Tra l’altro molta plastica finisce nel lago soprattutto nell’area dei gradini fronte piazza Cavour”. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti].
Gli scatti risalgono a questa sera (“I soliti due passi dopo cena”, spiega il lettore) e non sono davvero un bel vedere:
Per approfondire:
Como e il Lago di primo mattino, amarissimo reportage da un lettore: le cartoline della tristezza