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Una magica storia di Natale: l’amore immenso dei tifosi inglesi per il Como 1907 e quel grande dono

A volte il Natale arriva senza luci e senza pacchetti, ma con una storia che scalda i cuori. E’ quello che è successo in questi giorni grazie al Como 1907 UK Fans, il gruppo di tifosi inglesi del Como 1907 provenienti dal Derbyshire di cui avevamo raccontato la storia giusto due anni fa , che oggi ha saputo trasformare la propria passione in un gesto concreto, raccogliendo mille euro attraverso la vendita di sciarpe e magliette e scegliendo di donarli alla Fondazione Scalabrini di Como, perché quei soldi diventino sport, movimento, crescita e possibilità per bambini e ragazzi di famiglie in difficoltà. Un dono che non nasce per caso, ma è il naturale approdo di un legame costruito nel tempo, fatto di tifo, sì, ma soprattutto di accoglienza, amicizie e di quella sensazione rara di sentirsi a casa anche quando si viene da lontano.

Nato “in tempi non sospetti” circa dieci anni fa dalla passione di quattro amici – quando il Como era ancora ben lontano dalle luci dei riflettori – e oggi arrivato a quota mille iscritti tra inglesi, italiani e cittadini di paesi anglofoni, il Club da tre anni è ormai una presenza fissa sugli spalti del Sinigaglia dove il semplice tifo, magari unito all’occasione di un weekend sul lago con la famiglia, si è trasformato in un legame ben più profondo grazie all’incontro casuale con alcuni tifosi comaschi: “Durante una delle nostre visite a una partita, alcuni tifosi locali, storici, ci hanno regalato delle sciarpe con il nostro logo – racconta infatti Julian King, uno dei fondatori del Club – è stato un gesto di straordinaria gentilezza che ci ha fatto sentire incredibilmente ben accolti all’interno della comunità dei tifosi del Como”.

Ben presto, però, quelle sciarpe diventano un simbolo, attirano sguardi e domande sugli spalti suscitando l’interesse anche tra altri tifosi. E da lì l’idea di cogliere l’occasione per far uscire la bellezza dello sport dalle mura dello stadio per portarlo là dove trova il suo senso più vero e profondo, tra i bambini e i ragazzi.

“Ci siamo messi in contatto con alcuni tifosi locali che ci hanno aiutato a scegliere l’associazione benefica e a distribuire i prodotti durante le partite e abbiamo realizzato spille e una maglietta per raccogliere ulteriori fondi – prosegue – il supporto dimostrato dai tifosi è stato travolgente: la loro tifoseria è davvero speciale e per noi è un onore farne parte”.

Ed è qui che entra in gioco, è proprio il caso di dirlo, la Fondazione Scalabrini che da anni accompagna famiglie con bambini in difficoltà offrendo loro una casa e un progetto di vita da cui ripartire per trovare serenità e autonomia: “Su suggerimento della fan base locale, abbiamo scelto questa Fondazione con l’obiettivo di supportare le famiglie in difficoltà temporanea aiutando i loro figli a fare sport perché, come dice lo slogan che abbiamo scelto, ‘Sport is Life’”, racconta Julian.

“Abbiamo bambini e adolescenti che faticano a pagarsi le attrezzature sportive o l’accesso alle palestre – spiega Francesca Paini, presidente della Fondazione Scalabrini – e proprio per questo abbiamo pensato di dedicare la donazione davvero simpatica degli sportivi inglesi gemellati con Como allo sport, sia per le famiglie che seguiamo direttamente, sia per quelle della rete Stand Up e approfitto anche per ricordare che siamo a disposizione di altri enti, in particolare delle associazioni sportive, che fossero a conoscenza di bisogni in questo senso di qualche famiglia”.

Un gesto, quello dei tifosi inglesi e di quelli comaschi che li hanno supportati, che colpisce anche per il suo significato più profondo: “È super questa attenzione per cui gente che sta a migliaia di km abbia a cuore quello che succede nella città della loro squadra del cuore – è il ringraziamento che vuole fare Paini – è la prova che quello che ci lega è l’umanità e non il confine geografico. Sono i nostri sportivi più simpatici”.

A chiudere il cerchio, infine, sono proprio le parole di Julian King, rivolte ai membri del fan club: “Volevo solo dire grazie a tutti i nostri membri: abbiamo appena superato quota 1000. Quando noi quattro abbiamo iniziato questo viaggio, non avremmo mai immaginato che sarebbe diventato così grande e che avrebbe aiutato così tante altre persone a unirsi al nostro amore per questo club straordinario. Siamo sempre accolti a braccia aperte quando visitiamo Como e speriamo, nel nostro piccolo, di aver contribuito anche noi a far sì che altri possano vivere e apprezzare questa esperienza. Un grazie particolare a chi ci ha supportati e ad Alexandra Bell (responsabile della comunicazione del Como 1907 Ndr) per il suo aiuto da parte del club”. Una storia che non ha bisogno di effetti speciali: basta un coro sugli spalti, una sciarpa passata di mano in mano e la certezza che, a volte, il calcio sa ancora parlare la lingua più bella.

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