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Landriscina alla Polizia locale: “Voi ci siete sempre, grazie. Non vi scoraggiate, tenete la schiena diritta, date l’esempio”

Si è tenuta oggi a Villa Olmo la festa per il 152esimo anniversario della Polizia Locale di Como.

Il sindaco Mario Landriscina ha  pronunciato un lungo discorso che riproduciamo integralmente di seguito.

Un Grazie a tutto il personale del Corpo per l’importante lavoro che ogni giorno “fra la gente, con la gente, per la gente” svolge con grande senso del dovere, umanità, passione e dedizione.
Signor Prefetto, Autorità civili, militari e religiose, gentili Ospiti, grazie di aver accolto l’invito e benvenuti a questa importante cerimonia.

Ritengo serio e doveroso innanzitutto ringraziare pubblicamente, a nome mio personale, della Giunta, del Consiglio Comunale e dell’intera città che rappresento, il Comandante e tutti i componenti del Corpo della Polizia Locale di Como, donne e uomini che svolgono con dedizione questo gravoso impegno che quotidianamente viene assicurato a quanti, residenti, visitatori, transitanti e lavoratori, affollano le nostre strade e percorrono le nostre vie.

Sotto il sole a volte cocente o sotto la pioggia battente, nella gestione del traffico o mentre sorvegliate i mercati cittadini, quando pattugliate i quartieri o intervenite per controllare gli abusi edilizi e del commercio, salvaguardando il decoro e il patrimonio pubblico e privato, negli uffici, in sala operativa, durante le azioni investigative e molto altro.

Oppure soccorrendo, assistendo, tendendo la mano ai fragili, cercando faticosamente risposte e soluzioni alle più diverse e spesso non prevedibili richieste dei nostri concittadini. Sempre perseguendo la legalità, insegnandola, raccomandandola, a volte necessariamente esigendola con sincera passione per il vostro lavoro.

Voi ci siete! Al servizio dell’intera Comunità.

Questo vostro lavoro che richiede grande rigore e grande umanità e comprensione. Elementi che a volte non è facile coniugare. E che dire della pazienza, a volte persino della sopportazione, richieste durante il contato con Persone che non sempre colgono la delicatezza e profondità della vostra missione.

Misurate ogni giorno tensioni e dovete resistere anche alle reazioni quando venite offesi: offesi per svolgere bene il vostro non facile compito. Ma voglio pensare anche alle tante soddisfazioni che spesso derivano esclusivamente dalla consapevolezza di aver ben agito.

E’ sempre più raro raccogliere gratificazioni e sempre più diffuso raccogliere lamentele. Ebbene, non vi dovete mai scoraggiare. Avete scelto di essere al servizio della Comunità e questo lavoro lo dovete considerare un privilegio di cui andare orgogliosi. Fatelo con il tradizionale e grande senso di responsabilità che vi contraddistingue. Con orgoglio e umiltà doti che non sono in contraddizione.

Indossate un’uniforme. Ha molteplici obiettivi il portarla: potete riconoscervi in una organizzazione, appartenere ad una realtà strutturata, avete una ben precisa identità, rappresentate l’Istituzione. Siete riconoscibili anche perché le persone possano ricorrere alle vostre competenze e voi non vi sottraete mai.

Onorate sempre quella divisa, proprio perché rappresenta tante cose: è mente cuore e corpo contemporaneamente. Ed è l’esercizio contemporaneo ed armonico di questi tre elementi che vi deve contraddistinguere, in cui dovete trovare la forza, la volontà, la serenità nell’agire, la prontezza delle reazioni e il loro controllo, con l’obiettivo di dare sempre il meglio, con la capacità di resistere ad ogni tentazione negativa. E non è sempre facile. Come non è sempre facile superare stanchezze e delusioni.

In una società sempre più portata agli eccessi, al conflitto, ai toni progressivamente più alti, alle provocazioni, agli insulti, alla violenza, voi dovete essere in grado di governare anche le emozioni e le reazioni.

Questo è dare insegnamento, fornire l’esempio!

Non scendete a compromessi, ma offrite comprensione ed assistenza. Spiegate il vostro agire con pazienza, ma tenendo la schiena dritta.

I nostri cittadini hanno bisogno di cogliere la vostra garbata fermezza, essere tranquillizzati dalla vostra autorevole presenza e sapere che non vi è mai piacere nel comminare una sanzione o negare una istanza, ma sono scelte necessarie per assicurare la convivenza civile.

Se ascoltassi le richieste, a volte condivisibili, che mi vengono sottoposte, dovreste essere centinaia solo nella nostra città. Siete invocati ovunque e potete star certi che questa Amministrazione tiene in grande considerazione anche questo fabbisogno e del resto il vostro Assessore di riferimento mi sollecita spesso in tal senso.

Ma credo vi rendiate conto che la famiglia è numerosa e le attenzioni vanno prestate anche agli altri Settori, i cui Dirigenti e Collaboratori con l’occasione ringrazio sinceramente poiché, senza necessariamente potersi avvalere di una identità così ben strutturata, svolgono a loro volta un ruolo decisivo per l’amministrazione cittadina.

Concludo esortandovi a mantenere il vostro ideale giuramento di fedeltà alla Città, onorandolo ogni istante e mantenendo il vostro vigile sguardo su questa comunità che ne ha tanto bisogno.

Il mio ringraziamento è indirizzato anche ai componenti del settore della Protezione Civile Comunale che, come gli appartenenti al Corpo, non si sono risparmiati in questo ultimo anno e mezzo e hanno fornito un contributo prezioso a sostegno di quanti hanno patito la pandemia.

A voi tutti e a chi vi ha preceduto, e al proposito ringrazio per la costante presenza anche l’associazione dei Pensionati della Polizia Locale, e alle vostre famiglie indirizzo i migliori sentimenti della mia personale stima e riconoscenza.

Viva l’Italia e viva il Corpo della Polizia Locale di Como.

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