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“L’Asilo Sant’Elia di Como, capolavoro del Razionalismo da troppi anni abbandonato. A oggi cosa c’è di concreto?”

A fine estate riemergono i dubbi sul futuro dell’Asilo Sant’Elia, capolavoro del Razionalismo firmato da Giuseppe Terragni e – salvo alcune aperture eccezionali in particolari occasioni – chiuso come scuola dal 2019 e ancora lontanissimo da una riapertura.

Oggi sono i consiglieri comunali del Pd a porre la questione con una nota che pubblichiamo di seguito.

Anche in questa stagione estiva i turisti venuti a Como non hanno potuto ammirare l’ex Asilo Sant’Elia, edificio di straordinaria importanza architettonica realizzato nel 1936 da Terragni, che giace purtroppo da anni in stato di abbandono. Nel Documento Unico di Programmazione (DUP), recentemente approvato dalla maggioranza, si legge che “l’obiettivo dell’Amministrazione è la riqualificazione e adeguamento dell’edificio razionalista. Il raggiungimento dell’obiettivo è strategico nell’ambito della riqualificazione degli immobili del circuito del razionalismo”.

Assolutamente condivisibile, ovviamente, il recupero dell’edificio, ma siamo stati abituati, negli anni, a vedere inserite nel DUP proposte rimaste scritte solo sulla carta. Anche nel Documento di Programmazione dello scorso anno era infatti contenuta la stessa previsione, e nulla però è stato fatto.

A oggi, cosa c’è di concreto?

La città deve sapere se esiste un progetto di riqualificazione e quali sono le tempistiche dei lavori. Inoltre, quale sarà la destinazione che l’Amministrazione intende dare all’edificio. Al momento, oltre alla buona intenzione, resta tutto nebuloso.
I Consiglieri comunali del Partito Democratico

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