La Confederazione Elvetica ha in programma di intensificare la lotta contro gli ingorghi da record raddoppiando i chilometri di autostrada dove è possibile attivare, al bisogno, il limite di velocità di 80 km/h. L’obiettivo dichiarato è contrastare il traffico intenso, individuato come causa principale delle congestioni.
Il piano, anticipato la scorsa settimana dal quotidiano Blick, è stato ulteriormente dettagliato questo lunedì dal giornale zurighese, che ha svelato la mappa dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) relativa ai tratti interessati dalla novità e dal posizionamento degli essenziali cartelloni elettronici che segnalano l’introduzione della velocità ridotta.
Il Canton Ticino è interessato in maniera quasi totale dalla modifica, data la sua frequente problematica legata agli ingorghi.
Secondo la cartina USTRA, l’intera Autostrada A2 nel suo tratto meridionale dovrebbe essere coinvolta: si prevede che la modifica interessi l’arteria a partire dal portale sud del Gottardo fino alla dogana di Chiasso-Brogeda.
Le tempistiche di realizzazione del piano non sono state ancora specificate, sebbene si sia genericamente utilizzato il termine “presto“.
La Confederazione giustifica l’espansione del limite variabile a 80 km/h con motivazioni tecniche legate alla gestione del flusso veicolare.
L’USTRA sostiene infatti che “un’autostrada raggiunge la sua capacità massima a 80 km/h.” La ragione è che con la riduzione del limite di velocità si registreranno “meno cambi di corsia e manovre di frenata,” e di conseguenza, “il flusso del traffico rimarrà più stabile.”
Attualmente, circa 1.000 km di autostrada in Svizzera (equivalenti a circa 500 km per senso di marcia) sono già provvisti delle strutture adeguate per attivare il segnale “zona 80”. Il piano della Confederazione prevede di almeno raddoppiare il totale della copertura, raggiungendo circa 2.200 km (ossia 1.110 km per senso di marcia).