Si è svolto il 16 novembre nel Foyer dell’ ADI design Museum di Milano il convegno sull’importanza del Registrar in Italia organizzato dall’Accademia Aldo Galli- IED Network in collaborazione con l’associazione Registrarte. Il convegno ha voluto presentare, attraverso interventi di esperti e operatori del settore, la ricca complessità di questa interessante e importante professione trasversale e verificare la positiva ricaduta, anche a livello internazionale, sulla valutazione delle realtà che la prevedono come parte del loro organigramma.
Il Registrar svolge oggi un ruolo di fondamentale importanza per la cura della movimentazione delle opere d’arte ma anche degli oggetti preziosi e di tutti quei beni del nostro patrimonio che richiedono una specifica valutazione e specifici strumenti per essere movimentati . I Musei pubblici e privati, le Fondazioni bancarie o d’arte, le gallerie e le grandi collezioni o gli studi di artisti, le società di trasporto e di logistica si stanno dotando di questa figura per sovrintendere ai prestiti e agli spostamenti in sicurezza di tali oggetti.
Il convegno è stato organizzato dall’Accademia Aldo galli – IED Network e Coordinato Prof. Avv. Alessandra Donati – Coordinatrice del Master in Professione Registrar e ha visto la partecipazione di
James Bradburne – Direttore Generale Pinacoteca di Brera – Il registrar nel il Museo
Rebecca Romere – Presidente di Registrarte – Associazione Italiana Registrar di opere d’arte- La professione del Registrar in Italia oggi
Linda Pacifici – Registrar Palazzo Strozzi – Il registrar racconta la sua professione
Alvise di Canossa – Presidente Arteria – la movimentazione delle opere e il ruolo del registrar
Italo Carli – Head of Art di Generali Italia – Le assicurazioni e il ruolo del registrar
Martina De Luca – Responsabile Formazione Fondazione Scuola Patrimonio – Definire istituzionalmente la professione del registrar
Ad aprire i lavori è stato James Bradburne – Direttore Generale Pinacoteca di Brera – intervenendo subito nel vivo dei temi ha dato una chiara interpretazione di come la figura professionale del registrar nel Museo oggi sia imprescindibile e di come tutte le figure professionali che ruotano attorno alle esposizioni e alle opere d’arte siano correlate ad essa.
Rebecca Romere – Presidente di Registrarte – Associazione Italiana Registrar di opere d’arte ha raccontato come l’importanza di questa figura stia nel ruolo di raccordo tra la direzione del museo, i curatori scientifici della collezione o dell’esposizione e la realizzazione pratica della mostra. Uno dei compiti principali del Registrar consiste infatti nel coordinare le informazioni da curatori, restauratori e dai conservatori delle collezioni per organizzare e distribuire le diverse attività a molteplici interlocutori (spedizionieri, assicuratori, allestitori, ecc.) facendo in modo che la complessa macchina del prestito o dell’organizzazione di una mostra, di una biennale, di un festival funzionino senza intoppi.
Da un’analisi condotta dall’associazione Registrarte è emerso che questa figura è presente in maniera disomogenea all’interno del territorio italiano con un 59% di registrar che lavorano al nord, il 34% al centro e soltanto un 3% al sud. Dallo studio si evince anche che l’80% dei registrar lavora nel settore privato e soltanto il 20% in quello pubblico.
Per Italo Carli – Head of Art di Generali Italia- la figura del registrar è indispensabile per la custodia e la salvaguardia del nostro patrimonio artistico. Per questo motivo ha deciso di supportare questa professione con l’erogazione di una borsa di studio per gli studenti che vogliono frequentare il Master di Professione Registrar dell’Accademia Galli. Oggi è sempre più importante formare figure professionali che sul mercato sappiano preservare e custodire quello che abbiamo di più prezioso, il nostro patrimonio culturale.
Alla fine dei lavori Nicoletta Castellaneta direttrice dell’Accademia Galli – IED Network di Como ringraziando per la sentita partecipazione ha riportato l’attenzione su come il Master in professione Registrar sia stato pensato per dare trasversalità di competenze a una figura professionale di grande importanza già inscritta nella carta nazionale delle professioni museali di ICOM .