Continua il nostro viaggio tra le scuole chiuse di Como. Un percorso che questa settimana fa tappa a Camerlata dove, al termine dell’anno scolastico 2015/2016, ha chiuso i battenti l’asilo nido “Nuvoletta”, vittima della razionalizzazione tra gli edifici scolastici perpetrata dalla giunta guidata da Mario Lucini.
Una scelta che, malgrado all’epoca fossero iscritti solamente 15 bimbi, scatenò gli animi dei genitori i quali protestarono in modo acceso in consiglio comunale.
A fare scalpore oggi, quattro anni (scolastici) dopo, sono le condizioni in cui versa l’edificio, al centro di un’imponente riqualificazione voluta dalla giunta del sindaco Stefano Bruni. Era l’ottobre 2008 quando venne approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori per l’intervento di risanamento conservativo e rifacimento degli impianti all’asilo nido di Camerlata, per un importo complessivo stanziato di 400mila euro. L’anno successivo, in marzo, vennero affidati i lavori per un costo effettivo di 327mila euro (Iva inclusa), finanziati con un mutuo.
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I soldi che Palazzo Cernezzi avrebbe speso per una struttura, che sarebbe stata chiusa solo cinque anni più tardi, sono però molti di più.
Nel corso del 2009 infatti vennero spesi quasi 20mila euro per le schermature solari che avrebbero dovuto proteggere i serramenti in legno dell’edificio ma anche rendere la struttura migliore a livello di coibentazione e altri 28mila euro per la costruzione del condotto fognario e la realizzazione dell’area ciclabile esterna dedicata ai tricicli dei bimbi. A tutto si aggiungo altri 22mila euro circa spesi nel 2011 per lavori di impermeabilizzazione della gradinata esterna in cemento armato.
Oggi in via Varesina 1, varcati i cancelli dell’ex circoscrizione, c’è però solo desolazione. Un bellissimo giardino abbandonato a se stesso, vecchi giochi rotti alla mercé dei vandali e quelle schermature solari pagate dalla comunità ammaccate da qualche visitatore non gradito.