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L’ira di Hockey Como: “Da noi i piccioni defecano su atleti e pubblico. A Varese palaghiaccio fantastico. Le promesse di Galli, Annoni e Rapinese”

Varese esempio per Como: nuovo palaghiaccio olimpico con piscine e paddle (e Acsm Agam protagonista)” con questo titolo raccontavamo il 30 agosto scorso la rinascita del Palazzetto del Ghiaccio a Varese (con firma comasca). Ebbene, la storia lariana è ben nota (qui le cronache), così colpisce non poco leggere quanto scritto poche ore fa da Hockey Como. Una lunga e amarissima riflessione sullo stato dell’arte, si fa per dire, a Como. Riportiamo l’intervento completo e senza sintesi:

ANDARE A VARESE CAPISCI CHE A COMO NON SI PUÒ FARE SPORT
Varese tre anni fa vide il suo stadio chiudere per un problema ad una trave di sostegno del tetto, subito il Comune si attivò per ristrutturare il palaghiaccio. Ora a distanza di tre anni hanno un palaghiaccio fantastico, vivo, pieno di pubblico (si sta al caldo) con bar e palestra funzionanti e costruito dai comaschi… Tutto ciò al di là del divario tecnico rende davvero il significato del settimo uomo in campo.

E COMO??? Tante promesse da campagna elettorale cominciate con l’Assessore Galli, dal CONI e continuate oggi con l’attuale Sindaco in cui ancora CONFIDIAMO che possa fare qualcosa.

Risultato: a Casate a distanza di anni dai lavori di adeguamento delle uscite di emergenza non si ha ancora uno straccio di capienza piena, perché non si riesce a produrre i documenti, non solo ci hanno di nuovo ridotto dai soli 150 a 99 il pubblico partecipante, ora, aprendo fortunatamente al pattinaggio libero non avremmo a disposizione il bagno negli spogliatoi all’arrivo degli atleti, quando in 3 anni di chiusura al pubblico si sarebbe potuto risolvere la cronica mancanza di spogliatoi. Un bar dove bere qualcosa di caldo? Una chimera. A Varese invece in una settimana hanno montato una decina di container per magazzini materiale e uffici per le loro società.

Noi abbiamo atleti che fanno flessioni tra il guano dei piccioni che anche gli defecano addosso in campo e sul poco pubblico che può entrare. Ma il guano ogni tanto si potrebbe anche pulire dite voi? Certo sempre che il conduttore e il proprietario tenessero alla struttura, il dubbio che sia realmente così, scusate, ma ci sovviene.

Siamo degli eroi? No amiamo il nostro sport, il nostro stadio ma non possiamo non pensare che a 30km di distanza si possa fare lo stesso sport in modo sostenibile e con grande efficientamento energetico ed una oculata visione ed una partecipazione attiva ai fondi nazionali disponibili per gli impianti.

Avevamo fornito al precedente Assessore allo Sport sig. Annoni un bando a fondo perso di mezzo milione di euro per tale efficientamento, i contatti con una importante società costruttrice di stadi, per collegare gli impianti del palaghiaccio e piscina per una migliore efficienza energetica, i soldi invece di questi fondi sono stati persi (1 milione è andato in provincia di Como) come lo sono stati quelli delle Olimpiadi 2026. Noi combatteremo sempre e comunque come spartani fino alla fine ma anche se possiamo vincere sul campo non riusciremo mai ad avere una struttura degna senza che Comune e CSU inizino a prendersi cura dei loro beni.

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9 Commenti

  1. parlare senza sapere di cosa si parla….
    Non è che a Varese all’improvviso abbiano deciso di fare un palaghiaccio nuovo per intervenire tempestivamente su alcuni problemi.
    A Varese si è fatto un palaghiaccio completamente nuovo e intempi rapidi grazie alle Olimpiadi. Esso infatti rientra nelle opere previste per Milano Cortina 2026. Ecco spiegato facilmente come si fanno le opere.

    1. Peccato che non fa parte degli impianti legati alle olimpiadi e che non ci sia un centesimo delle opere previste per i giochi, parlare sapendo le cose…non a caso e per sentito dire..grazie

  2. Non si può certo dire che Rapinese Sindaco è responsabile dello sfacelo degli impianti sportivi in città. È Sindaco da soli sei mesi. Tuttavia, non si può negare che l’unico dossier che ha messo sul tavolo, sulla piscina meglio sorvolare. è il potenziale accordo con il Calcio Como per lo Stadio Sinigaglia. È qui è partito molto male. Lo sport praticato merita sicuramente maggior considerazione del tifo da stadio e degli interessi di sodalizi ormai finalizzati al solo business. Quindi, dovrebbe cominciare, anche coinvolgendo le società sportive che lo sport lo fanno praticare a tutti, a cercare soluzioni percorribili a chi lo sport lo vuole praticare senza dover andare a giocare a basket a Cadorago e senza andare in piscina a Villaguardia o nella vicina Svizzera.

  3. L’unica fortuna di Como è che ha il lago.
    Altrimenti sarebbe l’ultima delle città su qualsiasi cosa. Confido sempre nei turisti che smettano di venire a Como. Como non merita nulla.

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