Il Consiglio di Stato ha deciso: il 31 agosto le scuole ticinesi riapriranno normalmente e le lezioni si svolgeranno in presenza, senza prevedere sin dall’inizio forme di didattica a distanza o turni alternati. Una ripresa classica, insomma, naturalmente con grande attenzione l’evoluzione dei contagi da Coronavirus.
Le misure sono stata annunciate questa mattina dai consiglieri di Stato Norman Gobbi e Manuele Bertoli assieme al medico cantonale Giorgio Merlani.
E le mascherine? Non saranno obbligatorie, fatta eccezione per gli insegnanti ma soltanto negli spazi comuni, non durante la lezione. Riguardo alle distanze di sicurezza, nella scuola dell’obbligo la andrà rispettata fra docenti e allievi e fra gli adulti, mentre non sarà necessaria per i bambini.
Per quanto riguarda i momenti di ricreazione, si dovrà fare in modo che i bambini non stiano tutti vicini e che quindi venga rispettata la distanza. Con gli stessi criteri saranno organizzati i servizi mensa.
Sul tema delicato delle ore di educazione fisica, le misure sono ancora in fase di perfezionamento. Potrebbero subentrare limitazioni per gli sport di contatto.
Non esclusa la possibilità di classi in quarantena, nel caso di scoperta di un contagio. Ma accadrà limitatamente a quella stessa classe e per un tempo limitato, senza coinvolgere interi istituti.