ComoZero VideoTalk insieme a Luca Leoni, assessore al Turismo del Comune di Bellagio e albergatore.
Dopo gli ottimi numeri registrati durante la stagione turistica dello scorso anno, la “Perla del Lario” si trova ad affrontare l’emergenza Coronavirus da un punto di vista soprattutto economico. Ne abbiamo parlato con Luca Leoni.
“Prima dell’arrivo del virus eravamo pronti ad affrontare una stagione ottima dal punto di vista delle prenotazioni, già nei mesi di febbraio e marzo – spiega l’assessore al turismo di Bellagio – poi ci sono state cancellazioni per questi mesi e fino a giugno, anche se stanno resistendo i mesi di luglio, agosto e settembre. Dovremo capire cosa succederà a livello italiano ma anche globale, perché senza la possibilità di movimento dall’estero vedo un rinizio drammatico o una cancellazione della stagione per quest’anno. Non sappiamo nemmeno quando il Governo ci darà la possibilità di aprire”.
L’albergatore bellagino si esprime duramente proprio sule ultime decisioni del Governo in merito all’apertura di alcune attività commerciali, comunicate in conferenza stampa dal Premier Conte nella serata di venerdì 10 aprile.
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“Vedo una debolezza di queste scelte da parte del Governo – così l’assessore Luca Leoni – le strutture alberghiere non sono pronte e quindi adesso sarebbe stato fondamentale che ripartisse il comparto edile, con le dovute restrizioni. Gli alberghi non potranno aprire prima di aver terminato tutti i lavori di manutenzione. In paesi come Germania e Regno Unito hanno ricevuto fondi per affrontare questo periodo, in Italia invece non abbiamo visto nessun aiuto per il personale, che è l’aspetto più importante delle nostre attività. Infatti cercheremo di integrare la cassa integrazione con un aiuto ai nostri dipendenti, per poterli almeno avvicinare a uno stipendio normale”.
Torna, in questo momento di crisi, l’ipotesi avanzata da alcuni Comuni del lago di prolungare la stagione turistica anche per i primi mesi invernali. Una tesi fortemente sostenuta dallo stesso Luca Leoni.
“Già prima dell’8 marzo avevo proposto di allungare la stagione, ovvero aggiungere i mesi di novembre e dicembre per poi chiudere all’Epifania – continua l’albergatore di Bellagio – questo deve essere legato a una presenza viva del territorio, con le varie attività commerciali aperte così come le ville, ma anche con il supporto della Navigazione del Lago di Como. La Città dei Balocchi è riuscita a portare moltissima gente, già adesso ci sono prenotazioni per questo inverno, quindi questa iniziativa va portata avanti con le dovute misure. Dobbiamo sfruttare questa situazione per cercare di allungare la stagione turistica”.
In merito alle previsioni per la prossima stagione, Luca Leoni esprime le sue perplessità. “I piccoli alberghi potrebbero investire per cercare di aprire, appena verranno date le autorizzazioni – conclude l’albergatore – ma per i grandi hotel sarà più difficile, soprattutto con le rotte aeree chiuse e i paesi stranieri ancora nel pieno dell’emergenza. Dobbiamo affrontare la stagione passo dopo passo, vedendo cosa succede. A Bellagio circa l’80% della popolazione lavora nel turismo, per noi è importantissimo poter ripartire il prima possibile con le dovute precauzioni”.
6 Commenti
Siamo in crisi questo è vero e la salute dei propri cittadini è la priorità. Vi posso assicurare che a Bellagio si sta facendo di tutto per garantire che vengano rispettate le norme e sta svolgendo diversi atti di volontariato con l’aiuto di concittadini da applausi! Il sig. Leoni ha solo espresso l’idea che sicuramente hanno moltissime persone che vivono sul turismo! A me sembra più una persona con tanta voglia di ricominciare a costruire!
Mi sembra proprio che il Sig. Leoni come troppi in provincia di como vive sulla luna o in un mondo tutto suo! Msh se anche ripartisse tutto mi dice chi Kavolo ci viene a fare il turista con il risco di beccarsi il virus? Comunque si tenga pure le sue idee e che il cel lo aiuti…
Mi sembra che la Lombardia sia di gran lunga la regione più colpita da questa sciagura, e ringraziamo sia stato cosi. Non oso pensare se la stessa situazione fosse capitata nel centro sud. Ma quali sarebbero i risultati evidenti nelle altre regioni? E quali regioni?
Veneto , Emilia.
più che debole incapace.
Sig. Leoni. Si chieda come mai gran parte dei problemi sono in Lombardia, il “governo debole” in altre regioni ha potuto fare quello che bisognava fare ed i risultati ci sono. Qui no , perché ? Forse a livello locale e regionale chi comanda è ben più “debole” ?