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Attualità, Scienza

Lo sguardo del Liceo Volta è rivolto alle stelle: apre la mostra “2018: Odissea nello Spazio”

Apre la mostra “2018: Odissea nello Spazio”, iniziativa concepita e organizzata dai ragazzi del Liceo Scientifico Alessandro Volta tra le mura dello Spazio Natta.

La mostra è un evento di carattere divulgativo, un racconto a più voci sull’astronomia, per un pubblico curioso ma non esperto di scienza e dei misteri dell’universo.

L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 3 marzo 2019 in via Natta 18 a Como.

Oltre alla mostra allestita dai ragazzi, “2018: Odissea nello Spazio” prevede tre conferenze che guarderanno alla scienza dei corpi celesti da una prospettiva scientifica, letteraria e artistica e che si terranno nelle aule storiche del Liceo Volta in via Cesare Cantù 57.


“Si è trattata di un’esperienza molto positiva. Abbiamo imparato a trattare con le istituzioni per ottenere finanziamenti per il nostro progetto – ci ha spiegato Margherita Recchia, una dei ragazzi di 4SB che ha curato il progetto come attività di alternanza scuola-lavoro – sarà interessante vedere come andrà quando avremo le prime classi delle elementari in visita”.

“Siamo appassionati di scienza – le fa eco la compagna Angela Casartelli, nella foto sopra insieme a Margherita – e questa mostra può rendere una materia come l’astronomia accessibile a tutti”.


Nella giornata di apertura di ieri, Michela Prest, professore ordinario dell’Università dell’Insubria, ha tenuto l’incontro “L’uomo e lo spazio: vedere quello che nessuno ha mai visto”. Chi non ha potuto presenziare alla conferenza ha, però, ancora qualche giorno per godersi l’iniziativa.

Venerdì 1 Marzo, il giornalista culturale e critico d’arte, Alessandro Ronchi commenterà la proiezione del film del 2016 “Moon”.Sabato 2, invece, il dott. Donato Pirovano, Docente di Filologia e critica dantesca dell’Università di Torino, chiuderà i lavori con la conferenza “Dante e il luogo di Dio”.

Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria, che ha validato il contenuto scientifico della mostra.

La cooperativa sociale questa Generazione ha contribuito alla cura dell’aspetto organizzativo e della gestione economica. I fondi per lo sviluppo del progetto, invece, sono stati vinti tramite un bando di Youth Bank della Fondazione Comasca.

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