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Lo studio Aci: “Tangenziale di Como, 2° lotto ma non autostradale. Sì alle varianti Argegno e Dongo-Domaso”

Lo studio sulla “Mobilità e Trasporti in Lombardia”, realizzato dagli Automobile Club della Lombardia e illustrato ieri, sintetizza quanto si sta facendo – in ogni provincia –  in ambito di opere infrastrutturali nei singoli territori ma soprattutto elenco quanto bisognerebbe fare. E in questo secondo capitolo il documento dell’Aci diventa più un libro dei sogni che di progetti concreti. Se infatti alla voce opere in corso spicca e primeggia la tanto attesa Variante della Tremezzina, nel capitolo su futuro, la situazione cambia decisamente. Lo stesso studio Aci sottolinea come “per quanto riguarda la Provincia di Como sono stati evidenziati gli interventi infrastrutturali di cui si prevede la realizzazione entro il 2026 (pochi) per le Olimpiadi Invernali”. E in questo elenco futuribile rientrano il secondo lotto della tangenziale di Como di cui si sono perse le tracce da anni e, tanto per citare un altro esempio, la discussa elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco.

Ma ecco nel dettaglio il documento di Aci Lombardia:

Valutazioni conclusive e proposte dell’ACI per la Provincia di Como. Partiti finalmente i lavori per la variante Tremezzina, un contributo rilevante al miglioramento del sistema della mobilità in Provincia di Como, anche in chiave di sostenibilità, potrà derivare, in modo ancor più significativo, da opere che hanno un orizzonte di attuazione di più lungo periodo.

Si tratta, in particolare, di:
– completamento della Tangenziale di Como, per sgravare la viabilità locale dai traffici di attraversamento del Comune capoluogo; le criticità maggiori, che stanno rallentando la prosecuzione dell’iter progettuale, riguardano la mancanza di finanziamenti, pertanto si sta prospettando l’ipotesi di una modifica della tipologia di intervento, non più con caratteristiche autostradali, ma come viabilità ordinaria, con la stessa funzionalità e gli stessi benefici, ma minori costi e più contenute tempistiche di realizzazione.

– elettrificazione della linea ferroviaria Como-Cantù-Lecco, importante direttrice di collegamento  est-ovest che non comporta il passaggio nel nodo di Milano, il cui ammodernamento, largamente caldeggiato dai territori, porterebbe vantaggi generali al sistema economico e turistico della zona, anche nelle sue relazioni con la Svizzera; l’intervento risulterebbe funzionale anche per il sistema di accessibilità alle Olimpiadi del 2026, ma le tempistiche di realizzazione (stante, ad oggi, la mancanza di un progetto in stato avanzato) sono decisamente incongruenti con quelle dell’evento olimpico.

varianti della SS340 Regina ad Argegno e Dongo-Gravedona-Domaso, finalizzate ad aggirare i più densi abitati del lungolago, per una più scorrevole circolazione e migliori condizioni di vivibilità e fruizione locale.

Altro intervento ritenuto strategico, ma anch’esso di lungo periodo, è l’ammodernamento e regionalizzazione del servizio di navigazione pubblica su lago di Como,  finalizzato a rafforzarne l’offerta, sia per le esigenze di mobilità locale che per quella turistica, grazie al miglioramento dell’accessibilità e dell’interscambio presso gli approdi, ad una più ampia articolazione delle corse, all’aumento delle fasce orarie disservizio, all’ammodernamento della flotta ed ad una maggiore equità e concorrenzialità delle tariffe.

Le criticità da risolvere sono essenzialmente di natura economica (efficienza gestionale e redditività) e l’ipotesi di trasferimento della gestione del trasporto lacuale dallo Stato alla Regione potrebbe consentire l’accesso a nuove ed ulteriori fonti di finanziamento, oltre che semplificare le procedure e rendere più efficace
il coordinamento e l’integrazione dei servizi sul territorio. Questi interventi sono condivisi e proposti dal “Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della Provincia di Como” istituito presso la Camera di Commercio di Como-Lecco, cui partecipa  come componente l’Automobile Club Como.

 

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Un commento

  1. Comprendo sia questione che appaia quasi irrisoria rispetto a quelle che interessano le opere citate, ma… a quando la rimozione del famigerato (e anacronistico?) SEMAFORO posto all’incrocio tra via OLTRECOLLE e via MADRUZZA ?
    Un semaforo che genera code fino a Tavernerio, negli orari di punta certamente ma ormai anche in altre fasce orarie.

    La proposta di un progetto ragionato v’è ( https://www.espansionetv.it/2022/11/18/via-oltrecolle-a-como/ ), basterebbe volerla valutare e attuare.

    Ho il sospetto però che quel semaforo non venga vissuto e patito quotidianamente da chi alberga in quei “piani” ove la decisione di un intervento potrebbe esser “rapidamente” presa.

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