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Lombardi: “Pulizia, verde, cestini, controlli. Le novità per Como. Lungolago e giardini, fine tormento in 2 anni”

L’assessore al Verde Ivan Matteo Lombardi è stato grande protagonista ieri sera in consiglio comunale. Nel rispondere alle numerose domande poste dai consiglieri in relazione al nuovo Documento unico di programmazione sono emerse alcune novità rilevanti: da un lato, i contenuti (almeno in linea generale) di una serie di progetti messi in campo dall’amministrazione comunale sul fronte verde e pulizia della città, incluso il nuovo maxi appalto rifiuti in arrivo.

Dall’altro, forse per la prima volta in assoluto al netto della cascata di promesse e illusione degli ultimi 14 anni, una data piuttosto credibile per la fine dei lavori non soltanto per la nuova passeggiata ma anche per i nuovi giardini a lago. Una coincidenza che dopo quasi tre lustri potrebbe finalmente “regalare” ai comaschi un lungolago completamente nuovo e finalmente degno, rinnovato dall’inizio di viale Geno fino al Monumento ai Caduti. Ma andiamo con ordine.

Lombardi prima ha fatto il punto su due progetti green in itinere, in larga parte poggianti su finanziamenti esterni: “La prima linea di intervento è il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta rifiuti. Sono stati presentati diversi progetti. Uno prevede una stazione mobile per la raccolta differenziata dei rifiuti, quindi 5 isole ecologiche fisse per la raccolta delle varie frazioni, 10 ecocompattatori per la plastica, 5 distributori automatici di sacchetti, 10 casette per la raccolta degli olii, 11 isole ecologiche informatizzate e 20 fototrappole autoalimentate per un costo previsto di 549mila euro e un finanziamento possibile di 500mila”.

“Poi – ha proseguito l’assessore sui progetti in attesa di fondi – c’è un ulteriore progetto per la posa di cestoni intelligenti e dispositivi per la raccolta di macro e micro plastiche nell’ambito di un bando ministeriale per la Transizione ecologica: il costo totale è di 29mila e il finanziamento possibile di 24mila”. Sul fronte dei bandi per reperire risorse aggiuntive a quelle del Comune, Lombardi – riferendosi all’inerzia su questo versante delle giunte precedenti – non ha esitato ad affermare che “sono stati persi tanti soldi”.

Poi, ecco il capitolo del nuovo appalto rifiuti: “Il progetto posto a base di gara è sicuramente migliorativo dell’attuale E si può vedere dall’implementazione della raccolta di vetro, metalli, lattine e artone dalle utenze commerciali, dall’incremento della frequenza di raccolta presso le utenze non domestiche, cioè quelle del settore food and beverage, da aprile a ottobre nella città turistica, punto essenziale come abbiamo visto questa estate, dagli ecocompattatori previsti per la raccolta plastica, dall’introduzione della nuova figura dell’Accertatore ecologico per il controllo del conferimento delle utenze e dal potenziamento dello spazzamento manuale e di quello meccanizzato con macchinari innovativi che consentano la pulizia anche con le auto in sosta”. Spicca anche la facoltà inserita nel bando che permette al Comune di Como di estendere o variare alcuni servizi per durata, modalità di esecuzione e personale impiegato “ma – ha sottolineato Lombardi – se questo non comporterà aumenti superiori al 10%, il Comune non pagherà nulla”. Una versione migliorativa, insomma, della più nota formula del quinto d’obbligo.

“Inoltre – ha aggiunto Lombardi – I partecipanti alla gara sono stati chiamati a presentare offerte migliorative rispetto al progetto a base d’asta per ottenere punteggi migliori. Rientrano in questo ambito l’organizzazione del sevizio porta a porta, lo spazzamento delle strade, la puliza delle aree verdi, il potenziamento dello svuotamento dei cestini, la fornitura di ecoisole informatizzate, posa di cestini e cestoni”.

In ultimo – come già accennato – la questione più ampia dell’appalto per i nuovi giardini a lago e la possibile saldatura perfetta con il rifacimento dei giardini a lago: “Per quanto riguarda i tempi e la gara per i nuovi giardini a lago, il progetto esecutivo sarà approvato entro il mese di ottobre, la gara sarà pubblicata entro il mese di novembre, con inizio lavori nella primavera 2023. Considerati i 360 giorni di cantiere, dovremmo prevedere la fine dell’intervento nella primavera 2024. A quel punto, entro breve dovremmo avere anche il fronte lago sistemato in tutte le sue parti ed entro fine 2024 dovrebbe essere finito questo tormento”.

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7 Commenti

  1. ….”Rientrano in questo ambito l’organizzazione del sevizio porta a porta, lo spazzamento delle strade, la puliza delle aree verdi, il potenziamento dello svuotamento dei cestini, la fornitura di ecoisole informatizzate, posa di cestini e cestoni”…. A parte le ecoisole informarizzate è esattamente il programma previsto dal regolamento del luglio 2014 . MAI applicato se non più che sommariamente solo per un paio di punti e totalmente ignorato per tutto il resto e soprattutto MAI assoggettato a controlli, nemmeno a seguito delle sempre più frequenti ed infinite segnalazioni e articoli stampa ben dettagliate e documentate . E la cosa persiste.

  2. Attende le segnalazioni. Dov’è il sito per la segnalazione “decoro urbano”, con diretta responsabilità del sindaco? Era nel programma entro 100 gg. SONO SCADUTI OGGI. Pensare ad isole interrare per non ammorbarci di rifiuti all’aria aperta non sono previste. Questo specialmente in zone turistiche nella stagione estiva crea problemi. Vedi Hotel VillaFlori in via per Cernobbio. Risolto grazie all’intervento in consiglio da parte della minoranza. Comunque dopo le 22:00 e fino alle 07:00 del giorno successivo sono sempre presenti.

  3. Dall’assessore mi piacerebbe sapere come mai in tre anni nelle zone di como Borghi, Caserme, e via Leoni sono spariti decine di cestini (così si fa prima a pulirli) e in particolare oramai è rimasto un solo cestino per tutta la via Leoni ma manco al terzo mondo.

      1. 1) Non credo proprio fossero residenti della zona!
        2) adesso li lasciano per terra e/o in giro forse era meglio nei cestini.
        3) invece di togliere i cestini come auspica lei bisognava ripulirli più spesso.

  4. Non viene citato un problema molto sentito nelle periferie, cioè il conferimento del verde derivante da manutenzione dei giardini. Oggi bisogna portarlo alla discarica, per i più lontana, e fare più viaggi, perché non tutti hanno capienti SUV, affrontando traffico, costi e tempo. Non si potrebbe prevedere un apposito cassone , una volta al mese, nei quartieri? Grazie se l’assessore risponde.

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