Si avvicina la scelta dirimente per il futuro dell’area Ticosa, nell’anno del 40esimo anniversario dall’acquisto del Comune e a 10 dall’avvio dell’operazione di pulizia del sottosuolo rimasta drammaticamente incompiuta. La nuova amministrazione Rapinese, per arrivare a realizzare i 600 parcheggi promessi, sembra piuttosto decisa ad abbandonare la strada vecchia (e del tutto infruttuosa) della bonifica integrale della Cella 3, a favore di una soluzione più leggera. A confermare l’orientamento di massima è l’assessore all’Ambiente, Ivan Matteo Lombardi.
“Allo stato degli atti – dice – è in corso uno studio da parte di un professionista per la valutazione complessiva di tutte le ipotesi in campo. Non ci sono solamente la bonifica integrale o l’incapsulamento integrale della Cella 3, visto che entrambi questi interventi possono essere anche parziali”. Nota di cronaca: per incapsulamento si intende, in estrema sintesi, un trattamento specifico del terreno ancora inquinato in grado di metterlo in sicurezza per potervi poi ospitare alcune funzioni, senza dover procedere con l’asportazione del materiale, al successivo smaltimento e così via.
“Leggendo le relazioni precedenti – prosegue Lombardi – e naturalmente attendendo i pareri tecnici specializzati, probabilmente quella della messa in sicurezza con incapsulamento sembrerebbe la via migliore sia per costi che per tempi. E poi c’è un altro aspetto, questa volta parlando da cittadino”.
“Da comasco – sottolinea l’assessore all’Ambiente – penso che vedere migliaia di metri quadri di terreno inquinato portati in superficie e poi caricati su camion destinati a viaggiare per la città con carichi potenzialmente pericolosi, per poi raggiungere le destinazioni dello smaltimento, potrebbe essere qualcosa che genera timori, forse qualche tensione. E direi che in questo momento, se si potesse evitare, sarebbe sicuramente meglio. Da qui, dunque, la sensazione che un incapsulamento della zona in questione potrebbe rivelarsi la decisione migliore per tutti”. Anche per lo stesso Comune, naturalmente, pensando che per completare la sola bonifica integrale della Cella 3, Palazzo Cernezzi – che con la Giunta Landriscina tentò due volte di assegnare l’appalto, sempre fallendo l’obiettivo – era previsto un accantonamento di poco inferiore ai 5 milioni di euro. C’è poi l’aspetto dei tempi per l’eventuale soluzione alternativa ora allo studio.
“Ora non sono in grado di poter dare un cronoprogramma preciso, mancano ancora diversi passi da compiere – osserva l’assessore Lombardi – ma probabilmente entro uno o due anni, la messa in sicurezza della zona in Ticosa si potrebbe fare. E certamente con costi minori rispetto a quelli ipotizzati finora”.
7 Commenti
@Gioele,
“Si sa, i parcheggi portano traffico e tanto traffico equivale a tante code per raggiungere i parcheggi. Dopo loro il problema non saranno i parcheggi ma le strade congestionate dal traffico”
Giustissimi considerazioni. Ma hai dimenticato di aggiungere che il conseguente aumento di traffico e di strade congestionate per i parcheggi in più porteranno anche più inquinamento e una qualità dell’aria peggiore per tutti noi, anche per coloro che negano l’evidenza della scienza per quanto riguarda il riscaldamento globale. Siamo al punto di no return e in quasi tutte le altre città europee si fa quello che si può per salvaguardare l’ambiente ma a Como andiamo nella direzione opposta perchè “Como non è mica Copenhagen” (“snigger. Snort.” cit Rapinese). Il cambiamento climatico è the elephant in the room a Como o semplicemente non esiste perché non è un discorso che ci riguarda / da populisti di destra? E mentre in Canton Ticino ci sono cartelle di strada incoraggiando i residenti ad un uso ristretto dell’acqua per affrontare la siccità attuale perché ‘ogni goccia conta’, qui si irriga l’erba al parco lungo il lago alle ore 11:00 (anche l’evaporazione immediata nelle ore più calde non ci riguarda. Diamine!) perché per quanto riguarda il verde, la natura la cosa più importante è ‘il decoro, l’ordine, e la pulizia’. Beata Como che è fuori di questo mondo dove l’estate più freddo da adesso in poi sarà quello del anno 2022. Enjoy.
This rightwing populism will be the death of us.
incapsulare significa destinare l’area solo ad un parcheggio.
Una scelta sconsiderata e dannosa per l’intera area. Questo “assessore” sembra essere l’ennesimo incompetente in giunta.
Super Rapi, intervieni, bonifica l’area e costruiscici un bel nuovo quartiere eco-sostenibile come solo tu sai fare!
Un’area strategica: immagine di benvenuto nella convalle, prospettiva sui campanili di Sant’Abbondio; possibilità di progetti/simbolo del “genius gentiis” comense, con quale risultato? Un parcheggio su strada! Per giunta distante dal centro e dalle sue funzioni più rilevanti
Lo studio è stato commissionato da Annoni. Rapinese se lo è ritrovato. Se fosse percorribile incapsulamento li ci puoi fare solo parcheggio o verde nientaltro. Rapinese sceglierà parcheggi purtroppo
Tradotto in italiano “incapsulare” significa nasondere lo sporco sotto il tappeto. Dopodiché l’unica cosa che si può fare è lasciare il tappeto al suo posto senza poter realizzare alcunché tranne un bel parcheggio a raso. Il parcheggio più costoso per la comunità a memoria d’uomo.
Io continuo a restare assolutamente basito, decidere di dedicare un’area così importante per la città, costata ad oggi alla collettività una montagna di soldi, unicamente a parcheggio, é quanto di più insulso e ottuso si possa fare.
In tutte le città (anche vicine) si imposta il futuro con strutture multifunzione (certo dotate ANCHE di parcheggi, ma sotterranei) …. a Como questa armata brancaleone politica decide di fare pensiline fotovoltaiche con 600 posti auto ….. sconcertante
Bisogna riconoscere che si sono attivati subito incaricando un professionista per l’ennesimo studio. Chissà se è lo stesso che era stato incaricato dalla Giunta Landriscina, da quella Lucini, da quella Bruni o da quella Botta? Certamente quest’ultimo no, sarà andato ormai in pensione. Il dubbio però è un altro. Nel programma elettorale il nostro Rapman aveva parlato di costruire migliaia di parcheggi assolati presumibilmente in area Ticosa. Non c’è dietro un progetto come quello di Officina Como o di Legaambiente o nemmeno quello, abortito sul nascere, degli uffici tecnici comunali. I nuovi arrivati pensano solo alla soluzione più semplice e inutile: fare parcheggi. Si sa, i parcheggi portano traffico e tanto traffico equivale a tante code per raggiungere i parcheggi. Dopo loro il problema non saranno i parcheggi ma le strade congestionate dal traffico e via con studi di professionisti. È un gatto che si morde la coda: la conformazione della città non è fatta per le auto. Ma la domanda è un’altra, se c’è solo l’idea di fare parcheggi, vale la pena spendere una montagna di soldi per incapsulare o bonificare o chissà cosa? Se non ci sono idee per abbellire la città, per utilizzare quest’area per un centro direzionale o altro, in altre parole per renderla più appetibile per chi vuole investire, vale la pena? Non è forse meglio tenerci i soldi per quando arriverà qualche idea migliore?