Lo scivolone dell’assessore Franco Pettignano non ha soltanto indignato, trasversalmente, l’aula di Palazzo Cernezzi ma ha innescato un’ampia reazione a catena nel dibattito pubblico tanto da portare l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti a una pronta replica con secca smentita.
Pettignano: “Tabelloni parlanti per ciechi all’Anagrafe? Creerebbero inquinamento acustico”. Aula in rivolta
A una mozione della Dem Patrizia lissi che chiedeva la semplicissima installazione di pannelli sonori negli uffici comunali (utilissimi per ciechi e ipovedenti) Pettignano ha rispsto: “Gli uffici ritengono difficilmente praticabile un sistema di tabelloni anche vocali ai Servizi Demografici come ipotizzato dalla consigliera perché creerebbero inquinamento acustico nella sala anagrafe con possibile danno al benessere organizzativo dell’ufficio”.
Ha poi aggiunto: “Oggi l’arrivo di un utente ipovedente viene attenzionato e gestito in modo prioritario e direttamente tramite personale dell’ufficio. Dunque l’intervento non è tra le priorità dell’amministrazione e il parere di giunta è contrario”. Come detto l’aula intera si è ribellata contro l’assessore, con toni anche durissimi.
Quindi la lettera inviata alla redazione da Claudio La Corte presidente dell’Uicic. La riportiamo integralmente poiché contiene una serie interessante di informazioni:
Apprendiamo con disappunto, dalla stampa di oggi, che un Assessore del comune di Como si è espresso in modo negativo contro la mozione presentata in Consiglio Comunale dalla Consigliere Lissi per la messa a norma, con sintesi vocale ad uso di ipovedenti e non vedenti, dei tabelloni visivi a zero code.
L’Associazione che io rappresento teneva a questa miglioria in modo particolare in quanto utile, non solo a ipovedenti e non vedenti, ma anche ad altri cittadini distratti e agli anziani. Preciso inoltre che la nostra associazione è da diversi anni impegnata con Asf (gestore del trasporto pubblico di Como, Ndr) e altri partner per l’installazione di questo sistema vocale anche sugli autobus urbani ed extra urbani.
Ci tengo a sottolineare che, quanto dichiarato dall’assessore, non risulta affatto vero, in quanto seguendo questa logica, tutte le sintesi vocale applicate nei vari ambiti sarebbero fuori norma.
Nell’era della digitalizzazione mi sembra alquanto assurdo tutto questo.
Esprimo pertanto al Sindaco e alla Giunta, a nome di tutti i soci, del Consiglio Direttivo e mio personale, il più profondo rammarico per quanto accaduto.
Resto comunque a disposizione per eventuali chiarimenti e incontri onde addivenire alla soluzione del problema.
IL PRESIDENTE
Dr. Claudio La Corte
UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI COMO
Se lo dicono i diretti interessati forse una pensata l’assessore deve farla…