L’eterna disputa sull’esistenza o meno del (mitologico) Lago di Lecco sembrava chiusa, tutta a favore del’unica denominazione Lago di Como, nel gennaio 2023. Cioè quando persino gli albergatori lecchesi dissero: “Impossibile competere con il brand Lake Como, dire Lago di Lecco è controproducente“. Musica, tra virgolette, per i comaschi che da sempre sostengono questa unica tesi, a partire dal sindaco di Como Alessandro Rapinese che ha più volte affermato, tra serio e faceto che “l’unico lago che conosco è quello di Como”.
Eppure, sull’altro ramo, questo assunto è ancora decisamente lontano dall’essere accettato supinamente. Lo testimonia una discussione apparsa sulla pagina facebook “Sei di Lecco se 2.0 (il vero!)” dove al post originario di un utente che affermava che “lago di Lecco non si può dire, si chiama lago di Como o Lario. Sono stato corretto troppe volte anche se detto tra noi Lecco meriterebbe che avesse il lago o la parte di lago col suo nome”, hanno risposto diversi altri rivendicando invece le due diciture.
“Per me è Lago di Lecco, non credo ci sia alcuna legge che mi impedisca di chiamarlo come voglio”, una delle risposte. E ancora, tra le altre: “Mai darsi per vinti”, “Lago di Lecco, un ramo assai più bello e caratteristico di quello di Como. Non ci sono dubbi. Anche Lecco è città più bella di quella di Como”, “Per noi è il LAGO DI LECCO il resto avanza”, “La ribellione cresce …costruiremo un muro alto alto fino al soffitto per dividere il nostro ramo dal vostro. Lago di Lecco. (Punto)”, “Il lago e il Lario. Ma se si può dire, e lo dicono tanti, il lago di Como, perché non si può dire, il lago di Lecco?”.
In realtà, però, alla frangia convinta sostenitrice dell’esistenza del Lago di Como, anche sotto quello stesso post molti hanno ribattuto l’esatto contrario: “Amo Lecco ma il lago è lago di Como o Lario!”, “Lario o lago di Como tutto il resto è noia!”, “Lago di Lecco ? Non si può sentire”, “Lecco è solo un verbo”.
Infine, la terza tesi – invero molto gettonata – di un unico nome per tutti e due i rami, senza specifiche ‘cittadine’ e talvolta con curiose ricostruzioni storiche: “Benaco, Verbano e Lario. I nomi reali”, “Si chiama Lario e basta. Lago di Como è stato inventato da quel giargianese del Manzoni: licenza poetica…”, “Cartine del 1400 circa, il suo nome era Lario. Poi l’intromissione della chiesa ( questa è storia) per avere il controllo dove ne valeva la pena, l’ha chiamato lago di Como”, “Si chiama Lario!!!! Tant’è vero che molte delle località che si affacciano sulle sue sponde ne richiamano il nome: Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Gera Lario … sono i due rami che prendono il nome dalle città di Como e Lecco” e così via.
Insomma, la certezza è una sola: il lago, geograficamente, è sicuramente uno solo; ma le battaglie di campanile per il suo “vero” nome probabilmente non finiranno mai.