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Maltempo senza tregua su Como e provincia, l’esperto avverte: “Non è finita, nuovi nubifragi nelle zone già colpite”

Como si è svegliata questa mattina sotto una violenta ondata di maltempo che, secondo gli esperti, non accennerà a fermarsi nei prossimi giorni. A spiegare l’eccezionalità dell’evento è Paolo Pierobon, di Meteorologia Comasca.

“Oggi è arrivata una normale perturbazione atlantica, anche se piuttosto intensa. La particolarità – sottolinea – è che si è innestata dopo giorni di caldo anomalo, con punte di 30 gradi sabato scorso, ben dieci oltre la media stagionale. I fenomeni previsti erano già ipotizzati molto intensi, ma il grande caldo al suolo non ha fatto altro che aumentare l’energia disponibile per i temporali che sono stati particolarmente esaltati. Grazie a delle convergenze tra correnti al suolo e in quota sono poi nati temporali autorigeneranti che hanno causato i gravi danni e disagi che tutti abbiamo visto”.

Lo scenario resta incerto. “Ora ci sarà entro un paio d’ore ci sarà una pausa – precisa l’esperto – ma già verso sera, con l’ingresso di aria fredda in quota, i temporali si riattiveranno. Avremo altri rovesci, possibili nubifragi e anche grandinate di piccole dimensioni. Insomma, altra pioggia che andrà a colpire le stesse zone di questa mattina, aggravando una situazione già critica“.

“Numeri da record”

Secondo l’esperto, questa perturbazione ha creato così tanti danni anche per l’assenza di respiro tra le fasi del maltempo: “La fase prefrontale e quella frontale sono arrivate praticamente insieme, senza la pausa che di solito le caratterizza e che consente al territorio di assorbire almeno in parte la mole di acqua che arriva al suolo. Invece, questa volta i temporali hanno continuato a colpire le stesse aree senza sosta, e i risultati li vediamo tutti”.

I dati parlano da soli. “Como ha già superato i 200 millimetri di pioggia dalla mezzanotte – spiega Pierobon – e molte località viaggiano sopra i 130-170 millimetri giornalieri. Quasi tutta la provincia segna accumuli superiori ai 90-95 millimetri. Tra le 6 e le 9 del mattino, nelle zone più colpite, sono caduti da 100 a 130 millimetri, con una media di 30-40 millimetri all’ora. Numeri impressionanti”.

Frane, alluvioni e circolazione ferroviaria interrotta

Le conseguenze non hanno tardato a manifestarsi. “Sono state segnalate frane a Blevio, in via Torno a Como, in via Regina Teodolinda, a Tavernerio, Camnago Volta, Cantù, Argegno, Brienno, Laglio, Lezzeno, Civiglio e in molte altre località – racconta l’esperto – Tra Torno e Faggeto la strada è stata invasa da sassi, legni e fango. E questo è solo un elenco parziale”.

Gli allagamenti sono diffusi: “Parliamo di criticità in ogni dove: da Como al basso Lario, dalla Bassa Comasca fino alla Brianza e al Canturino. Nel Comasco centrale, tra Carimate, Mariano Comense, Vighizzolo e altre località, si può parlare di vera e propria alluvione lampo“.

Sul fronte dei corsi d’acqua, la situazione è critica. “Il Seveso è esondato, così come diverse rogge e torrenti. Stamattina Cosia e Lura erano al limite dei loro argini in alcuni tratti: basta poco perché la situazione peggiori”.

I disagi non hanno risparmiato i trasporti. “Abbiamo la circolazione ferroviaria interrotta per una frana e una pianta caduta sui binari – segnala Pierobon – e a Camerlata i binari sono stati letteralmente sommersi dall’acqua. Anche la Milano-Meda ha registrato frane e allagamenti”.

“Altri terreni potrebbero franare”

Pierobon mette in guardia sulla fragilità del territorio: “I terreni sono ormai completamente liquefatti e instabili. Questo significa che potrebbero franare o scivolare da un momento all’altro. È una situazione che richiede la massima attenzione, perché le condizioni di rischio restano altissime”.

E il futuro? “L’instabilità persisterà almeno fino a venerdì, si alternerà maltempo a momenti di pausa – conclude Pierobon – Poi potremmo assistere a un miglioramento, ma è ancora presto per dirlo. Le proiezioni stagionali ipotizzano un ottobre tendenzialmente secco e con temperature sopra la media, ma sono solo stime”.

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