Italiano, materia fondamentale in ogni scuola che si rispetti. Ancora di più, non ce ne vogliano altri istituti superiori, se si decide di andare allo storico liceo classico Alessandro Volta (oggi anche liceo scientifico). Ecco allora che fa notizia il fatto che in una classe prima del liceo, da inizio anno, manchi proprio l’insegnante di italiano come denuncia un gruppo di genitori che ha contattato la redazione.
Ad anno scolastico ormai avviato da quasi due mesi ci sono così alunni che l’italiano non solo non lo hanno sentito spiegare in aula ma che proprio in quell’aula, durante le ore previste, non ci sono entrati. Si perché, ci spiega uno dei genitori: Quando è prevista la materia (le prime due ore del lunedì e del mercoledì), i nostri ragazzi vengono fatti entrare due ore dopo”.
E fatto ancor più insostenibile è che “ci sono ragazzi che arrivano anche da fuori Como. Chi da Cantù chi da Capiago Intimiano e chi anche da Lezzeno. E per loro, oltre all’inconveniente di non avere ancora un insegnante, diventa complesso organizzare gli spostamenti”, aggiunge un papà.
Anche perché se in passato poteva accadere che gli alunni entrassero ugualmente alle otto e poi nelle ore “buca” venissero spostati in altre aule o affidati al personale della scuola, ormai oggi non è più così per motivi legati alla sicurezza e al fatto che i bidelli non si possono assumere la responsabilità di vigilare sugli studenti.
Ecco allora che i genitori di questa sezione hanno deciso di scrivere una lettera alla dirigente, di recente nomina, e anche a Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e a quello di Como nella quale, senza voler polemizzare, chiedendo rassicurazioni.
Ecco la lettera:
I sottoscritti genitori degli alunni e delle alunne frequentanti la classe 1ª sezione CC del Liceo Classico “A. Volta” di Como, con la presente, intendono formalmente significare la gravissima situazione venutasi a creare a causa della mancata nomina, ad oggi, del docente titolare della cattedra di Italiano, nonostante l’anno scolastico sia iniziato da diverse settimane.
Tale inammissibile ritardo nella copertura di una cattedra fondamentale per il percorso di studi del Liceo Classico costituisce una palese violazione del diritto allo studio, costituzionalmente garantito, e del principio di continuità didattica, pregiudicando in modo irreparabile il percorso formativo dei nostri figli.
L’assenza prolungata di un docente per una disciplina cardine come l’Italiano, materia fondante dell’intero curricolo di studi e propedeutica a tutte le altre, rappresenta un’interruzione di un servizio pubblico essenziale. Tale carenza si pone in netto contrasto con gli obiettivi di riforma del sistema nazionale di istruzione, che mirano a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche.
La mancata erogazione dell’insegnamento, infatti, non solo impedisce l’acquisizione delle conoscenze disciplinari, ma compromette anche il rafforzamento delle competenze di base, indicato come prioritario per prevenire il disagio e l’abbandono scolastico. La situazione è particolarmente grave trattandosi del primo anno del ciclo di studi superiori, un momento cruciale in cui si pongono le fondamenta per il successo formativo dell’intero quinquennio. Il vuoto didattico che si sta determinando sarà difficilmente colmabile e rischia di creare disparità e lacune permanenti nel bagaglio culturale degli studenti.
È dovere primario dell’Amministrazione scolastica, quindi, nelle sue diverse articolazioni centrali e periferiche, garantire il regolare e puntuale avvio dell’anno scolastico e la continuità del servizio pubblico di istruzione. Il persistente ritardo nella nomina del docente configura un’evidente inadempienza e un’inefficienza amministrativa che non può ricadere sugli studenti, utenti finali del servizio. Tutto ciò premesso, i sottoscritti genitori, con il presente atto, formalmente sollecitano gli Uffici in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, a provvedere con la massima urgenza alla nomina a tempo indeterminato o determinato del docente di Italiano perla classe 1ª sezione CC del Liceo Classico “A. Volta” di Como. Confidando in un Vostro immediato intervento risolutivo, porgiamo distinti saluti.
La lettera è firmata da Laura Servetti, in rappresentanza dei genitori della classe, che chiude così: “Ci auguriamo un pronto riscontro e un intervento tempestivo, nell’interesse dei ragazzi e del loro diritto a un’istruzione completa e continua”.
Nel pomeriggio non è stato possibile trovare in istituto la dirigente per capire le ragioni di questa situazione.