Le piogge, almeno su Como città, sono forse state meno del previsto e le previsioni indicano un netto miglioramento per le prossime ore, eppure il lago – a causa degli affluenti gonfi d’acqua dalle montagne – continua a salire e piuttosto velocemente: alle ore 11 era già a 112.1 centimetri sopra lo zero idrometrico, e come noto la soglia di potenziale esondazione è a 120. Dunque la Protezione Civile di Como ha stato attivato lo scenario di rischio esondazione.
“Al momento (ore 10.45 del 10 ottobre, ndr), tra le fasi operative previste a scala locale, siamo in pre-allarme – recita la nota – Il lago ha raggiunto altezza idrometrica di 107.6 cm all’idrometro di Malgrate. Il deflusso è di 495 metri cubi al secondo con massima apertura della diga. L’afflusso però è in crescita e si assesta intorno ai 1330 metri cubi al secondo. Il fiume Adda a Funtes ha superato la soglia di allarme, e a Morbegno è oltre la soglia di attenzione”.
Queste le azioni messe in atto dalla Struttura comunale della Protezione Civile:
- si garantisce costante monitoraggio visivo dei punti più critici, con volontari di protezione civile, operatori di Polizia Locale e area tecnica del Comune;
- predisposizione dei materiali utili a fronteggiare eventuale emergenza;
- viene garantito anche il monitoraggio strumentale dei livelli idrometrici del lago e del bacino del fiume Adda.