Perplessità, quando non proprio aperte critiche, per la trasformazione di via Giussani. L’intervento, che rientra tra quelli collegati alla nuova Esselunga realizzata nell’ex Trevitex, ha decisamente trasformato l’aspetto della strada. Al posto della precedente larghezza che si potrebbe definire “standard”, ora i marciapiedi si presentano in versione decisamente extra-large, per favorire la sicurezza dei pedoni, per poter essere fruibili anche come ciclabile e in ultima analisi con l’effetto anche di rallentare il traffico.
La novità, però, come ci hanno segnalato diversi lettori, ha avuto anche qualche effetto collaterale. Oltre a quello di aver ristretto sensibilmente la carreggiata complessiva di via Giussani, è la formazione di una sorta di imbuto al semaforo che poi permette la svolta su via Varesina ad aver determinato gli effetti maggiori.
In particolare nelle ore di punta, infatti, le precedenti due corse pre-allargamento del marcipiede si sono ristrette fino a diventare una sola.
Ovvio il riflesso: nei momenti più caldi della giornata, in particolare la sera, la coda di auto in fila è inevitabilmente raddoppiata, allungandosi per decine di metri. E con i tempi semaforici decisamente brevi, prima che la colonna si smaltisca, gli automobilisti devono attendere lunghi minuti.
Ora sarà da vedere l’effetto dalla parte opposta della via, verso la Pasquale Paoli.
Anche qui, infatti, il maxi-allargamento del marciapiede è alle battute finali.
5 Commenti
Xche futuro sarebbe aver progetta una pista ciclabile attrezzata semmai…cosa di cui la città nn conosce nemmeno l’esistenza….questo sarebbe il futuro…
Altrimenti ma gran porcheria..ma grande grande..bella larga ahahahah
Complimenti…vivissimi complimenti…così almeno se deve passare un mezzo di soccorso prima era bella larga e comoda…ora sara bella stretta e difficoltosa….
Per lo meno fare la pista ciclabile…ma vedendo come sono rimasti i lampioni (in mezzo ahahah)….che dire..
Ripeto i complimenti!
Clap clap
Chi ha realizzato questo scempio dovrebbe perdere il diritto alla vita.
Ben fatto: le città devono essere costruite per le persone, non per le auto. Tutto il Nord Europa sta andando in tal direzione, non vedo perché dovremmo rimanere indietro.
Peccato che con l’aumento del traffico a causa di questo obbrobrio anche i passanti dovranno respirare più inquinamento.