“Ci hanno dimenticato? La bellezza ce la portiamo noi”. Il nome di Mariachiara Ghezzi dirà qualcosa a più d’uno: è la storica residente di piazza Roma che ormai dal 2013 battaglia con ogni giunta e colore perché la zona torni a vivere, esca dal sarcofago virtuale in cui finì 6 anni fa.
Dal giorno dell’inclusione nella Ztl, l’area – a dispetto dei campetti di terra disegnati sotto gli alberi e delle panchine vista-bus – è rimasta una sorta di terra di nessuno. Ne è rimasto deluso chi si aspettava una vera pedonalizzazione (o almeno riqualificazione vera), è rimasto frustrato chi sosteneva (il centrodestra) il ritorno del parcheggio blu.
“E va sempre peggio, è un disastro – sbotta Ghezzi – Siamo finiti nel dimenticatoio, nell’oblio. Siamo stati usati per la campagna elettorale, sono state fatti promesse e annunci e alla fine eccoci qua. Tutto uguale, tutto senza senso come prima”.
E allora, ecco l’intuizione di Ghezzi, fondatrice della casa di maglieria sartoriale “Chia”: ribaltare situazione e immagine, con i frutti del proprio lavoro (e non solo).
“Abbiamo già usato la piazza come sfondo per alcune immagini dei nostri capi (immagini qui sopra) – dice l’imprenditrice – Ora, per l’esattezza il 23 marzo, apro le porte di casa per una doppia presentazione: la collezione primavera-estate 2019 di Chia ma anche quella di “Porcellanaepoi” di Daniela Gatti, porcellane-gioiello preziose e bellissime, ispirate alla linea di maglieria. E’ una sfida, se il Comune non si cura di dove viviamo e ci dimentica, noi portiamo qui la gente”.
“Un modo – aggiunge Ghezzi – per portare vita e bellezza dove non ce n’è più e dove nessuno pare intenzionato a portarne di nuovo”.
E chissà che un giorno maglie e porcellane non escano da casa e “invadano”, pacificamente, la piazza vera e propria.
4 Commenti
Quella splendida fanciulla mi pare di conoscerla ?
In bocca al lupo per questa avventura!
Un plauso forte e sincero alla Signora Ghezzi, piazza Roma merita sicuramente una degna valorizzazione e frequentazione.
Da parte del Comune ci vuole un intervento per eliminare quel tremendo ghiaino, ripristinando una pavimentazione in autobloccante e una illuminazione funzionale, incentivare poi, magari con una concessione gratuita per alcuni anni, il posizionamento di un paio di chioschi con tavolini, vigilare sugli abusi di sosta dei bus turistici.
Poche cose ma credo efficaci che invoglierebbero a nuove attività commerciali nei locali attualmente vuoti, creando finalmente una piazza viva (non un triste parcheggio) degna del centro di Como
che meraviglia vedere che vi sono persone che non si arrendono. Bisogna avere una gran passione per il proprio lavoro e allora tutto diventa possibile. A noi, ora. A noi far veder con la nostra presenza che non lasciamo soli questi avventurosi cittadini che amano la loro Città in tutti suoi aspetti. Salvo che quello politico. Come noi.
Grazie, ha colto perfettamente quello che mi sprona ad andare avanti: l’amore per la nostra Como e per le cose belle, bellissime.