Mascherine protettive quasi irreperibili sul territorio italiano: una questione che riguarda anche il Comasco, dove i cittadini testimoniano la difficoltà di acquisto nelle farmacie. Il problema riguarda, però, anche i farmacisti stessi.
Ospite a ComoZero VideoTalk, Giuseppe De Filippis (presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Como intervistato da Tania Gandola) ha fatto chiarezza.
“Le prime vittime della mancanza cronica di mascherine sono proprio i farmacisti – spiega il dottor De Filippis – ne hanno stretta necessità, insieme agli operatori sanitari, ma non ne trovano. Nonostante da due mesi si registri questa mancanza e ogni giorno si sentano Ministri o Protezione Civile che annunciano la distribuzione di dispositivi sanitari, ad oggi non ci è stato fornito nulla”.
“Anche i nostri distributori intermedi, che già da mesi hanno fatto ordinazioni molto consistenti di mascherine, se le sono viste bloccare per svariati motivi – continua il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Como – molti farmacisti stanno riutilizzando da più settimane la stessa mascherina, perché non ne hanno altre a disposizione”.
Il problema non si limita solo alla reperibilità delle mascherine ma anche ai prezzi del bene, creando così delle “situazioni grottesche” – come testimoniato dallo stesso dottor De Filippis.
“Come farmacia abbiamo ricevuto proposte da svariati fornitori, con richiesta di pagamento anticipato: mascherine che fino a pochi mesi fa venivano vendute a 60 centesimi l’una, adesso costano più di 3 euro solo perché hanno la particolarità di essere lavabili. Alcune di queste proposte si sono poi rivelate vere e proprie truffe, è stata inviata merce che non aveva i requisiti previsti dalla legge ma ci sono stati casi in cui la merce che non è proprio arrivata”.
Un commento
Chiaro ed esaustivo