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Maxi riaperture in Svizzera: ristoranti anche al chiuso, pubblico agli eventi. Vaccinati e guariti, niente quarantene

La Svizzera ufficializza un imponente piano di riaperture a partire da lunedì 31 maggio. Nella quarta fase di riapertura, il Consiglio federale ha deciso di spingersi leggermente oltre quanto proposto in sede di consultazione, tenendo così conto del miglioramento della situazione epidemiologica e dei pareri espressi dagli attori consultati. I Cantoni appoggiano gli allentamenti nel loro insieme e la maggior parte di essi è favorevole ai singoli adeguamenti.

Manifestazioni in presenza di pubblico: 100 persone al chiuso, 300 all’aperto

Per le manifestazioni in presenza di pubblico, il numero di spettatori consentito passa da 50 a 100 persone al chiuso e da 100 a 300 all’aperto. La capienza massima dei locali non è più limitata a un terzo, come sinora, ma alla metà. Le stesse regole si applicano alle manifestazioni religiose. A differenza di quanto proposto in sede di consultazione, viene a cadere l’obbligo di attribuire i posti a sedere ai singoli partecipanti, ma resta quello d’indossare la mascherina e mantenere la distanza obbligatoria.

Alle manifestazioni senza pubblico, come gli eventi associativi o le visite guidate, possono partecipare non oltre 50 persone (invece delle 15 attuali), sia all’aperto che al chiuso. Questa regola si applica anche agli eventi privati quali feste di matrimonio o di compleanno che non si svolgono in spazi propri. In sede di consultazione, il Consiglio federale aveva proposto un limite di 30 persone. Per gli assembramenti nello spazio pubblico sono revocate tutte le restrizioni.

Incontri privati: 30 persone al chiuso, 50 all’aperto

Il Consiglio federale innalza da 10 a 30 persone il limite per gli incontri privati che si svolgono al chiuso e da 15 a 50 quello per gli incontri all’aperto, come richiesto da una grande maggioranza dei Cantoni. In sede di consultazione non aveva proposto cambiamenti per gli incontri privati rispetto alla situazione attuale.

Ristoranti: riapertura anche degli spazi al chiuso e tavoli da sei sulle terrazze

Da lunedì, i ristoratori possono riaprire anche gli spazi al chiuso, osservando tuttavia le seguenti regole: obbligo di distanziare i tavoli o d’installare una parete divisoria; non più di quattro clienti per tavolo; registrazione dei dati di contatto di tutti gli avventori; obbligo di consumare stando seduti. Sulle terrazze sono consentiti sei clienti per tavolo. Viene inoltre revocato l’obbligo di chiusura dei locali tra le 23 e le 6 del mattino. La mascherina non deve essere indossata quando si sta seduti al tavolo, ma appena ci si alza e ci si muove sia all’interno che all’esterno del ristorante. Per il personale vige invece l’obbligo della mascherina sempre.

Nelle manifestazioni in presenza di pubblico è consentito consumare cibi e bevande ai posti a sedere se vengono registrati i dati di contatto di tutti i partecipanti. Gli eventi pubblici come i cosiddetti public viewing o i concerti sono ammessi nelle strutture della ristorazione, a condizione che siano rispettate tutte le prescrizioni che vigono per questo settore. Per questo tipo di eventi, sono consentite al massimo 100 persone al chiuso e 300 all’aperto.

Attività sportive amatoriali: gruppi più numerosi, competizioni in presenza di pubblico

Da lunedì potranno tornare a praticare attività sportive amatoriali fino a 50 persone insieme (invece delle 15 consentite finora). Il pubblico è nuovamente ammesso e si applicano le regole per le manifestazioni in presenza di pubblico. Le competizioni e le discipline sportive di gruppo sono consentite soltanto all’aperto. La pratica al chiuso e senza mascherina di sport di contatto, quali la danza di coppia o la lotta svizzera, è consentita soltanto in gruppi a composizione stabile di quattro persone al massimo. Le prescrizioni sulle superfici minime a disposizione per gli sport senza movimento eccessivo praticati al chiuso (p. es. yoga) passa da 15 a 10 metri quadrati per persona.

I bagni termali e i centri wellness possono riaprire i battenti: in queste strutture deve essere a disposizione una superficie di almeno 15 metri quadrati per persona; le attività possono essere svolte senza mascherina, ma deve essere rispettata la distanza obbligatoria. Le medesime regole si applicano alle piscine coperte.
Attività culturali amatoriali: gruppi più numerosi

Anche le regole per le attività culturali amatoriali vengono allentate: la dimensione massima dei gruppi viene portata a 50 persone, come nello sport, e sono nuovamente possibili gli spettacoli di operatori culturali amatoriali. A questi spettacoli si applicano le regole per le manifestazioni in presenza di pubblico. La superficie minima per le orchestre di fiati non è più di 25, ma di 10 metri quadrati per persona; all’aperto sono di nuovo consentiti i concerti di cori, sia amatoriali che professionali.

Scuole universitarie, scuole specializzate superiori e formazione continua: estensione dell’insegnamento presenziale

Nelle scuole universitarie, nelle scuole specializzate superiori e negli istituti di formazione continua viene revocata la limitazione a 50 persone per l’insegnamento presenziale. La condizione è che sia disponibile una strategia di test e che il Cantone l’abbia approvata. Un’ulteriore novità è che non vi sono più limitazioni della capienza delle aule. Resta in vigore, invece, l’obbligo d’indossare la mascherina e di rispettare la distanza obbligatoria.

Telelavoro: nessun obbligo per le aziende che effettuano test regolari

Per le aziende che testano almeno una volta alla settimana i loro dipendenti l’obbligo del telelavoro è trasformato in raccomandazione. Per non compromettere la vaccinazione del proprio organico, le aziende devono prevedere un ritorno in ufficio scaglionato. Dal 18 gennaio 2021 i datori di lavoro sono tenuti a offrire la possibilità di lavorare da casa se, per la natura dell’attività, ciò è possibile e attuabile senza un onere sproporzionato. Non appena saranno state vaccinate tutte le persone che lo desiderano (inizio della fase di normalizzazione), sarà possibile allentare la regola del telelavoro senza bisogno di effettuare test ripetuti. Il disciplinamento della protezione, sul posto di lavoro, delle persone particolarmente a rischio viene prolungato.

Obbligo di quarantena: esenzione per le persone vaccinate e per quelle guarite

Chi è guarito dalla COVID-19 è esentato per sei mesi dall’obbligo della quarantena dei contatti e della quarantena di viaggio. Dato che il rischio di trasmettere l’infezione è esiguo anche per le persone vaccinate, queste ultime sono esentate dall’obbligo della quarantena per una durata di sei mesi e anche dall’obbligo del test e della fornitura dei dati di contatto all’arrivo in Svizzera. La condizione è che siano state completamente vaccinate con un prodotto omologato in Svizzera o dall’Agenzia europea per i medicinali. Sono esonerate dalla quarantena di viaggio e dall’obbligo del test anche i minori di 16 anni. L’esenzione dall’obbligo della quarantena di viaggio e del test non si applica alle persone guarite o vaccinate in provenienza da Paesi con varianti di virus considerate preoccupanti.

Ulteriore fase di riapertura prima dell’estate

Dato che gli allentamenti di fine maggio sono più importanti del previsto, prima dell’estate è in programma soltanto ancora una fase di riapertura di una certa entità, come auspicato dai Cantoni. Questa tabella di marcia consente di monitorare efficacemente gli effetti delle ultime riaperture ed evita di dover adeguare ripetutamente e a breve l’attuazione delle regole. Il prossimo pacchetto di allentamenti, che dovrebbero scattare dal 1° luglio, sarà verosimilmente posto in consultazione l’11 giugno; la decisione del Consiglio federale è prevista il 23 giugno.

Grandi manifestazioni con oltre 1000 persone

Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha inoltre deciso quando e a quali condizioni sono nuovamente possibili le grandi manifestazioni e come vanno indennizzate in caso di annullamento per motivi epidemiologici dopo che sono state autorizzate dai Cantoni (disciplinamento del cosiddetto «scudo protettivo»). Ha così adeguato le sue proposte a seguito della consultazione. Il piano di riapertura prevede tre fasi.

Prima fase: manifestazioni pilota dal 1° giugno 2021

Dal 1° giugno sono possibili manifestazioni pilota con non più di 600 persone al chiuso, come proposto in sede di consultazione. All’aperto possono partecipare fino a 1000 persone, invece delle 600 previste inizialmente. Per Cantone possono essere organizzate fino a cinque manifestazioni pilota (invece che tre). Affinché i Cantoni possano autorizzare le prime manifestazioni il più presto possibile, la pertinente ordinanza entra in vigore già domani, giovedì 27 maggio. Per le manifestazioni che si svolgono all’aperto e in cui i partecipanti restano seduti è revocato l’obbligo d’indossare la mascherina.

Seconda fase: grandi manifestazioni dal 1° luglio 2021

Dal 1° luglio sono nuovamente possibili le grandi manifestazioni. Il numero massimo di partecipanti al chiuso resta limitato a 3000, come proposto dal Consiglio federale. All’aperto, invece, sono consentite fino a 5000 persone (invece delle 3000 proposte inizialmente), ma vige l’obbligo di stare seduti e la capienza degli spazi è limitata a due terzi. Alle manifestazioni all’aperto in cui il pubblico resta in piedi (p. es. open air) sono consentite al massimo 3000 persone, con una capienza degli spazi ridotta a metà e l’obbligo di indossare la mascherina.

L’accesso alle grandi manifestazioni è limitato alle persone completamente vaccinate, guarite dalla COVID-19 oppure risultate negative a un test effettuato di recente. In questo contesto verrà impiegato, non appena disponibile, il certificato COVID.

Terza fase: grandi manifestazioni dal 20 agosto 2021 con 10 000 persone

Dal 20 agosto sono nuovamente consentite le grandi manifestazioni con fino a 10 000 persone. In sede di consultazione era stato proposto il 1° settembre. Per le manifestazioni al chiuso non vi saranno più limitazioni della capienza dei locali e per quelle all’aperto, con obbligo di stare seduti, non è più prevista alcuna limitazione del numero di partecipanti. Questa terza fase è strettamente legata al passaggio alla fase di stabilizzazione, che ha inizio quando saranno state vaccinate tutte le persone che lo desiderano.

Scudo protettivo: ridotte franchigia e aliquota percentuale

Per sostenere le manifestazioni d’importanza sovracantonale, nella sessione primaverile del 2021 il Parlamento ha introdotto un cosiddetto «scudo protettivo» per il settore interessato (art. 11a legge COVID-19). In questo modo possono essere pianificate manifestazioni pubbliche prima che sia chiaro se la situazione epidemiologica ne permetterà lo svolgimento. La Confederazione e i Cantoni partecipano ai costi non coperti delle manifestazioni che devono essere annullate o rinviate per motivi epidemiologici.

Per avere diritto a questa indennità, una manifestazione pubblica deve essere stata autorizzata dal Cantone e assoggettata allo scudo protettivo. La cerchia dei visitatori deve inoltre provenire anche da Cantoni diversi da quello in cui si svolge la manifestazione e alle singole giornate devono partecipare almeno 1000 persone.

L’organizzatore deve assumersi fino a 5000 franchi dei costi non coperti di una manifestazione (franchigia) e il 10 per cento dell’importo restante (aliquota percentuale). In seguito alla consultazione, il Consiglio federale ha ridotto la franchigia e l’aliquota percentuale. Se i Cantoni sostengono la metà dei costi non coperti, la Confederazione ne assume l’altra metà. La partecipazione ai costi di Confederazione e Cantoni ammonta al massimo a 5 milioni di franchi per manifestazione. Questo disciplinamento si applica alle manifestazioni svolte tra il 1° giugno 2021 e il 30 aprile 2022. Per la sua attuazione deve ancora essere creata una base legale nella maggior parte dei Cantoni.

Fiere specialistiche e fiere aperte al pubblico

Le limitazioni della capienza per lo svolgimento di grandi fiere specialistiche e di grandi fiere aperte al pubblico devono essere definite analogamente a quelle previste per i centri commerciali. Affinché anche queste manifestazioni possano beneficiare dello scudo protettivo, devono essere autorizzate dai Cantoni.

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