Torna, sebbene in formato mini, anche il mercatino per il prossimo Natale a Como. Lo ha deciso la giunta di Palazzo Cernezzi che ha deciso di organizzarlo in piazza Perretta ora liberata dal parcheggio e, in piccola parte, anche in piazza Grimoldi. Le linee di indirizzo approvate prevedono un massimo di 25 casette in legno (singole o doppie) per la vendita (senza somministrazione) “di prodotti merceologici e/o alimentari, preferibilmente artigianali e tipici del territorio”.
Come si accennava, in piazza Grimoldi sono previste altre 3 casette, della stessa tipologia, per ospitare a rotazione le associazioni di promozione sociale, culturale e sportiva del capoluogo che ne facciano richiesta e secondo un calendario definito dagli uffici.
L’obiettivo generale – oltre a dare una nuova funzione a piazza Perretta senza più le auto – è “dare ampia valorizzazione a prodotti tipici territoriali, in particolare locali”, oltre che destinare “l’eventuale ricavato a beneficio di soggetti che saranno individuati secondo criteri fissati dalla Giunta Comunale nell’anno 2024”, nella speranza che non finisca come il 10% sul fatturato degli organizzatori da dare in beneficenza l’anno scorso, cifra di cui per ora si è persa ogni traccia.
7 Commenti
Beh, sicuramente adesso che i funzionari comunali “di parte” sono stati messi in panchina, sarà finalmente un Buon Natale con i Fiocchi, e non si avranno senz’altro problemi organizzativi come l’anno passato, ricatti, dispetti e bastoni tra le ruote… Un vero Natale con I fiocchi!!
RAPINESE, triplo salto mortale carpiato….
Si mordesse la lingua prima di parlare… 😀
Non sapevo che i supereroi cambiavano idea così spesso.
Da qui a Natale ci sta tutto e il contrario di tutto.
L’importante è devolvere un po’ di soldini per i più bisognosi, come per lo scorso stupendo Natale.
E quando inizierà il cantiere per buttare giù la ex banca d’Italia?
Sarebbe bello casette vista cantiere…se poi la demolizione la facessero con gli esplosivi sarebbe un natale col botto.
No
Si
Forse
Probabilmente
Ma anche no
Forse
Stiamo sul forse “che ci piace la suspence”