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La miglior pizza nel mondo fuori dall’Italia si mangia in Svizzera, incoronata dal Gambero Rosso

La miglior pizza del mondo, fuori dall’Italia? E’ vicina a Como, anche se oltreconfine. A stabilirlo nella graduatoria dei “Top Italian Restaurants 2023. I migliori ristoranti italiani all’estero” è stato il Gambero Rosso che pochi giorni fa ha incoronato come pizzeria dell’anno la Napulé di Zurigo.

La prestigiosa guida italiana specializzata in enogastronomia ha stilato una classifica dei migliori ristoranti italiani nel mondo suddivisa in categorie.

Il riconoscimento va in modo particolare al titolare Raffaele Tromiro, pizzaiolo di quarta generazione di una antica famiglia napoletana. Nel 2015 ha aperto la sua prima pizzeria a Meilen (Canton Zurigo). La sua arte della cottura della pizza è già stata premiata con più di 300 riconoscimenti, tra cui per ben tre volte il titolo di “Campione del mondo di pizza”. Oggi alla sua carriera si aggiunge un’altra pietra miliare.

La pizza napoletana di Napulé è stata apprezzata dal Gambero Rosso per gli ingredienti selezionati, per i bordi alti nonché per la pasta soffice. “Qui abbiamo toccato con mano un impasto arioso e fondente, lungamente lievitato, impreziosito da ingredienti di altissimo profilo, frutto di una ricerca costante e indipendente”, ha scritto come riconoscimento il Gambero Rosso.

Per questa pizza si usa la farina svizzera Verace Napulé, messa a punto con Dominic Meyerhans, mugnaio del Cantone Turgovia e Ceo di Meyerhans Mühlen AG. Mozzarella e pomodori, li seleziona personalmente Tromiro in Campania. La pasta riposa per 48 ore a temperatura dell’aria costante, per diventare leggera, soffice e facilmente digeribile. Una volta in forno la pizza viene cotta a circa 500 gradi per 90 secondi. In questo modo resta umida al centro con bordi rigonfi e ben cotti.

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