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Milano-Meda a pedaggio, sindaci comaschi in Regione: “Rischio ingorghi nei paesi, 9 mesi per trovare alternative”

Si è svolto questa mattina in Regione Lombardia il tavolo di confronto con i sindaci dei territori limitrofi e la Provincia di Como sul tema della realizzazione della Tratta B2 della Pedemontana che insisterà sullo storico tracciato della Milano-Meda. Il tema al centro del confronto, però, non era sull’ormai famigerato spauracchio del pedaggio tra i 4 e i 6 euro al giorno tra Como e Milano, quanto piuttosto sull’impatto dell’opera sui territori. In particolare, l’allerta è sul caos ingorghi che potrebbe verificarsi nei centri abitati tra circa 9 mesi, quando è previsto il via vero e proprio ai cantieri.

Il tavolo presieduto dall’assessore Claudia Maria Terzi ha visto la partecipazione di diversi sindaci dei comuni comaschi, tra cui Cantù, Mariano Comense, Arosio, Cabiate, Carimate, Carugo, Cermenate, Novedrate, Vertemate e Figino Serenza.

“Si è trattato di un confronto sostanzialmente positivo – riferisce a fine incontro il consigliere regionale Angelo Orsenigo – E’ un risultato importante quello di aver ottenuto il continuo aggiornamento tra Regione e Provincia di Como e il lavoro in continuità con il tavolo dei sindaci comaschi“.

Dalle loro parole è risultato evidente come, sebbene non interessati direttamente dal cantiere della Tratta B2, questi territori subiranno degli impatti importanti. “Sono accanto ai sindaci del Comasco che bene hanno evidenziato le loro preoccupazioni sulle conseguenze che questo cantiere avrà sui loro comuni. Grazie a questo incontro abbiamo ottenuto lo studio del piano del traffico, che a breve analizzerà i flussi di veicoli” aggiunge Orsenigo.

Il consigliere regionale comasco del Pd poi aggiunge: “Abbiamo anche appreso che il cantiere inizierà non prima del mese di novembre 2025. Sarebbe importante riuscire nel frattempo mettere in atto strategie che canalizzino il traffico dei pendolari su strade il più possibile lontane dai centri abitati perché, come evidenziato dai sindaci, rischiano di soffocare. Inoltre – conclude il consigliere – è auspicabile un piano del servizio pubblico locale in grado di migliorare le proprie performance in modo da poter incentivare chi ha la possibilità a non utilizzare l’auto privata e a muoversi con i treni”.

“Questo è un Tavolo che verrà convocato nuovamente nei prossimi mesi per fare il punto sullo stato di avanzamento delle progettualità e di questo sono personalmente soddisfatto – conclude Orsenigo – La gratuità della tratta non era nell’ordine del giorno dell’incontro, ma sono da sempre dalla parte dei cittadini e delle imprese del territorio e non lascerò cadere la questione durante i prossimi incontri”.

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