La vicenda del molo di Sant’Agostino sembra ancora essere lontana dalla parola fine. Nonostante le rassicurazioni del presidente della Como Servizi Urbani, Renato Acquistapace, sull’inizio dei lavori già da questa settimana, sul lungolago è ancora tutto come prima. La promessa era arrivata la scorsa settimana con una dichiarazione chiara dalle pagine di ComoZero Settimanale, qui:
La questione del molo da ristrutturare parte già dal 2020 quando, a causa della pandemia, il cantiere viene interrotto. Poi, lo scorso aprile la ripartenza con fine lavori a giugno. Nulla di fatto: nuovi ritardi, nuovi annunci, poi le alluvioni di agosto, nuovi slittamenti e tutto è ancora fermo.
Sempre dalle pagine di ComoZero Settimanale la settimana scorsa è arrivato l’affondo di William Cavadini titolare di un posto barca, ex presidente dell’associazione Pescatori Alpha e ora consigliere Aps Como Fipsas (associazione dilettantistica provinciale dei pescatori).
“Siamo esasperati da 2 anni di dichiarazioni vane – denuncia ancora in queste ore– siamo ormai in un limbo e non sappiamo più cosa fare. Siamo quasi a Paratie 2.0! I danneggiati non siamo solo noi pescatori ma anche tutti i residenti e tutti coloro che hanno un posto barca al molo. La questione peggiore è il degrado del cantiere pieno di spazzatura”.
Csu, interpellata dalla redazione oggi spiega: “L’impresa esecutrice questa settimana ha eseguito alcuni sopralluoghi in cantiere. I pontili galleggianti sono pronti e come già reso noto in precedenza, a seguito del rinvio della consegna del primo lotto per la presenza dei detriti nel lago nelle prime settimane di agosto, l’impresa ha scelto la consegna dei pontili a settembre in un’unica spedizione. Siamo ancora in attesa di ricevere il cronoprogramma definitivo per la conclusione delle opere. Appena avremo notizie in merito ne daremo comunicazione”.
2 Commenti
Che figura di palta!
Strano questo insuccesso :-)))