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Attualità

Nel presepe del vescovo di Como arriva una statuetta speciale: un’artigiana del settore caseario

Anche quest’anno le rappresentanze provinciali di Confartigianato e Coldiretti hanno incontrato il cardinale di Como, Monsignor Oscar Cantoni, per la tradizionale consegna della statuina del Presepe di Fondazione Symbola. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente, ma anche del futuro. Quest’anno la statuina, realizzata in cartapesta dal Maestro presepista Claudio Riso, rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo Made in Italy e dei saperi che lo valorizzano.

Le statuine sono in distribuzione su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.

Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio vengono aggiunte ogni anno nuove figure e nuovi mestieri.

Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno un’artigiana casearia.

“Per l’edizione di quest’anno, il tema scelto è stato quello della qualità del Made in Italy, che incarna la ricerca delle materie prime, la cura delle produzioni, il controllo rigoroso dei processi di lavorazione, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti. Tutti aspetti che, guidati dall’intelligenza artigiana, determinano l’affidabilità, la sostenibilità e l’eccellenza delle nostre specialità alimentari, realizzate nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente – ha evidenziato Roberto Galli Presidente di Confartigianato Imprese Como –. Con l’immagine scelta per la statuina di un’imprenditrice artigiana del settore caseario abbiamo proprio voluto portare nel Presepe il simbolo della qualità manifatturiera del bello, buono e ben fatto in Italia. Un omaggio all’artigianalità, alla creatività e alla dedizione che caratterizzano il nostro “saper fare”. L’incontro con il Cardinale Cantoni è sempre ricco di emozioni e il gesto simbolico del dono della statuina diventa occasione per diffondere e promuovere i valori a cui siamo legati e tipici dell’artigianato Made in Italy”.

“L’incontro con il Cardinal Cantoni nell’approssimarsi del Natale rinsalda quelle radici di pensiero cristiano che hanno sempre guidato l’azione di Coldiretti – ha sottolineato il Presidente di Coldiretti Como Fortunato Trezzi – L’annata non è stata facile per l’agricoltura lariana, stretta tra la concorrenza dei prodotti stranieri, l’allarme selvatici e i cambiamenti climatici: la volontà è però quella di guardare al futuro con positività, nonostante il difficile momento che vivono le realtà produttive, alle prese con una congiuntura senza precedenti. La statua è simbolo di ricerca, di attenzione, di cura e laboriosità, come pure di un sapere moderno che messo al servizio di un’esperienza fondata e alimentata da antiche radici, che vuole però abbracciare il futuro. Le imprese agricole sono produttrici di economia reale e svolgono un importante ruolo sociale che è stato evidenziato nell’affrontare i due anni difficili di pandemia, e lo è ancora a fronte dei rincari dei costi di produzione dovuti alle tensioni internazionali. La nostra è un’agricoltura che resiste: anche il Natale è, insieme, tempo di riflessione e di preparazione alle nuove sfide per l’imminente anno nuovo. Siamo stati onorati di poter condividere questo momento con il nostro vescovo”.

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