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Oltre 100mila comaschi con una pensione da nemmeno mille euro lordi: è dramma sociale

L’allarme sociale purtroppo non è nuovo, ma pandemia, crisi energetica e inflazione, aggravate dall’invasione Russa dell’Ucraina si stanno abbattendo duramente sui pensionati. I dati, emersi durante il dodicesimo Congresso che ha visto la nascita dell’area vasta della Uil pensionati Como e Lecco sono infatti preoccupanti. “Nei nostri territori ci sono oltre 175mila pensionati (sono 112mila in provincia di Como) che hanno un reddito inferiore ai 1000 euro lordi. Una situazione critica”, dice Segretario generale Cst Uil Lario Salvatore Monteduro.

Una disponibilità economica assolutamente inadeguata anche perché sempre più spesso “le difficoltà vissute dagli anziani nel nostro territorio, nello specifico i limiti e le debolezze del servizio sanitario lombardo, con lunghe liste d’attesa per poter fruire delle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche che obbligano molte famiglie o a rinunciare alle cure o a rivolgersi al sistema privato con costi a carico del cittadino, sono la quotidianità”, aggiunge Monteduro. Tutto ciò pesa enormemente sui pensionati (in questo caso del settore privato), che sono i soggetti più frequentemente bisognosi di assistenza sanitaria e anche con pensioni inadeguate a coprire simili spese.

Da qui l’impegno del nuovo organismo allargato nel rivendicare una maggiore attenzione verso i pensionati da parte dei comuni Lariani, migliorativi a livello abitativo. Senza dimenticare inoltre che in una società sempre più individualista si pone il problema della solitudine della persona anziana, specie se senza una rete familiare, “che non può essere risolta solo con le Rsa peraltro divenute, nel nostro territorio, proibitive a livello di costi. Il Pnrr e altre risorse saranno a disposizione per affrontare queste emergenze, a fronte di progetti degli Enti Locali per cui è necessario attivarsi”, chiude Monteduro.

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