Solo poche ore fa, in replica all’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi, era arrivato l’intervento durissimo del sindaco di Como Alessandro Rapinese. Il tema è ancora una volta l’Azienda Sociale, ecco le parole del primo cittadino: Azienda Sociale, Rapinese: “A voi piace inginocchiarvi con volto ad altezza bacino di fronte a Varese, Milano e San Fermo”. Ora dunque la replica dei meloniani lariani
Se il Sindaco Rapinese pensa di trascinarci in una polemica sulle sue locuzioni colorite, ha sbagliato strategia. Noi di Fratelli d’Italia non siamo schiavi del politicamente corretto, non ci fermiamo alle parole, ma guardiamo i fatti.
E i fatti dicono che Como è in grave difficoltà su più fronti.
Non facciamo opposizione pregiudiziale a Rapinese, né abbiamo mai avuto intenzione di cadere nel tranello della polemica sterile. Le nostre priorità sono la città e i suoi problemi concreti, non certo la retorica da talk show.
La realtà è che il Comune di Como è sempre più isolato, non per la nostra presunta volontà di “inginocchiarci” a qualcuno, ma perché chi governa ha scelto il conflitto sistematico con tutti: genitori degli alunni, giostrai, agricoltori del mercato, comuni limitrofi, Regione Lombardia e persino i propri consiglieri comunali.
Nel frattempo, le rette degli asili aumentano, le scuole chiudono, e i cittadini si trovano ogni giorno di più a pagare il prezzo di un’amministrazione che ha fatto della polemica la sua unica politica.
Questa è la sostanza. Tutto il resto sono chiacchiere.
Stefano Molinari – Presidente provinciale Fratelli d’Italia
Alessandro Nardone – Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia
In serata è intervenuto anche il Partito Democratico:
Il Partito democratico di Como esprime solidarietà al consigliere comunale Lorenzo Cantaluppi vittima di un attacco verbale inaccettabile. Non è plausibile leggere terminologie di questo tipo usate da una figura istituzionale.Il sindaco cerca di trasformare tutto in una squallida rissa, per nascondere il fatto che le sue politiche sono pessime, che le sue decisioni e incapacità si ritorcono contro al città di Como e contro i cittadini.