Respinta con 37 voti contrari e 22 favorevoli la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che impegnava il Presidente della Giunta regionale lombarda, Attilio Fontana, ad attivarsi nell’ambito delle proprie competenze per scoraggiare eventuali decisioni a favore dello sviluppo dell’energia nucleare in Italia e in particolare in Lombardia, e ad adoperarsi perché Regione Lombardia raggiunga l’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2050. Il documento chiedeva inoltre di vigilare affinchè i fondi del PNRR non vengano impiegati per lo sviluppo dell’energia nucleare, bensì per l’utilizzo delle energie rinnovabili, per la riduzione dei consumi e per l’efficientamento energetico.
LA POSIZIONE DI REGIONE
L’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, è intervenuto nell’aula del Consiglio regionale in merito alla mozione presentata dai partiti di minoranza avente per oggetto la ‘Contrarietà di Regione Lombardia alla possibilità di sviluppo dell’energia nucleare’ ed ha illustrato la posizione della Giunta al riguardo.
“Regione Lombardia – ha affermato l’assessore – non ha una preclusione ideologica nei confronti del nucleare. Il giorno in cui ci saranno tecnologie che ne garantiscono l’adozione in condizioni di assoluta sicurezza, con modalità idonee e accettabili dalla popolazione, in un luogo adatto, si faranno le valutazioni del caso. Anche sulle opportunità che sarà in grado di offrire la tecnologia, se pulita e accoglibile”.
“Tali valutazioni terranno conto sia delle esigenze di sicurezza e di tutela ambientale, che delle esigenze economiche a tutela dei consumatori. Ad oggi, sicuramente Regione Lombardia intende portare avanti le scelte di valorizzazione delle Fonti energetiche rinnovabili già contenute nel Piano regionale energia ambiente e clima”.
L’assessore nel suo intervento ha sviluppato una serie di argomenti, di dati sui consumi energetici lombardi e del nostro Paese, ed anche sulle prospettive nel medio e lungo periodo. Ha portato quindi ad esempio altre esperienze europee, per evidenziare una serie di ragioni che giustificano e spingono per un affronto dei temi più attento, meno ideologico e pregiudiziale.
“Per questo – ha precisato l’assessore all’Ambiente e Clima – bene ha fatto il Consiglio Regionale a respingere una mozione che anziché favorire una discussione pacata, fondata su basi scientifiche e argomenti ragionati, chiudeva ideologicamente qualunque dibattito sul tema del nucleare.”
“Probabilmente – ha concluso – ai 5 Stelle non interessava fare una discussione nel merito ma solo una sceneggiata a favore di telecamere, che anche oggi non hanno mancato di mettere in campo. E questa purtroppo è la cifra della loro serietà”.
LA POSIZIONE DEI 5STELLE
Subito dopo la votazione – 37 voti contrari e 22 favorevoli – i consiglieri del MoVimento 5 Stelle hanno indossato una maschera antigas e hanno esibito cartelli per ribadire il proprio “no” al nucleare.
Raffaele Erba, primo firmatario della mozione, commenta: “Con questa mozione abbiamo delineato la nostra visione di progresso e sviluppo per la Lombardia. Da tempo il M5s propone incentivi alle fonti rinnovabili e alla riqualificazione energetica tramite il Superbonus 110%. L’obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, anche alla luce dei sempre più frequenti disastri derivanti dai cambiamenti climatici. La Giunta a trazione leghista, invece, con le posizioni a difesa delle affermazioni sui suoi leader, conferma ancora una volta di restare ancorato al passato bocciando un approccio sostenibile fondato sulla transizione energetica”.
“Il centrodestra avrebbe dovuto avere il coraggio di riferire, di fronte al Consiglio Regionale, dove intende costruire l’impianto nucleare, con che tempi, quanto costerà e in che modo intenda gestire le scorie. I cittadini si sono già espressi contrariamente al nucleare, in due diversi referendum. Riproporre il tema oggi è antistorico”, conclude Erba.
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