RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Nuovi frontalieri sempre più “poveri” : anche 20mila euro in meno all’anno rispetto ai vecchi. Ecco le cifre

Il numero dei frontalieri, come certificato dai dati ufficiali pubblicati solo pochi giorni fa, è in diminuzione. In alcuni settori, quali l’alberghiero, in Ticino si lamenta una scarsità di candidature in arrivo dall’Italia, numeri un tempo molto più elevati.

Due fattori che potrebbero trovare una prima spiegazione, anche se per avere un quadro di insieme bisognerà attendere ancora, nel nuovo regime fiscale che ha tracciato un solco netto e molto profondo tra i vecchi e i nuovi frontalieri con stipendi che, pur essendo sempre decisamente più alti rispetto a quelli italiani, iniziano a non rappresentare più per tutti un miraggio.

Per chi infatti ha firmato un contratto in Svizzera dopo il luglio del 2023, il nuovo regime fiscale impone una doppia tassazione (in Italia e in Svizzera) che può arrivare a sottrarre dalla busta anche più di mille euro al mese rispetto ai vecchi frontalieri.

Ecco allora che questa inversione di tendenza potrebbe essere alla base del calo nel numero di chi decide, valutati tutti i fattori, di varcare il confine per cercare un posto di lavoro
Allora per cercare di fare chiarezza, a titolo puramente esemplificativo, ecco una dettagliata analisi, redata alcuni mesi fa quando il cambio era 1 euro uguale a 0,95 franchi (l’ultimo cambio era  1euro= 1,06), che analizza tre casi specifici. L’elaborazione dei numeri è stata curata dal sito tvsvizzera.it e dall’OCST e rende benr – con le dovute eccezioni e aggiustamenti – la differenza di stipendi.

La prima categoria è quella di un cameriere (in tutti i casi ci si riferisce a un salario comprensivo di tredicesima che si basa su contratti collettivi di lavoro). Il compenso base secondo il CCNL è di 3’666 franchi al mese per i collaboratori senza formazione.

Qui si analizza il salario minimo di un lavoratore che ha concluso una formazione professionale di base con attestato federale di capacità (AFC) o una formazione equivalente e con qualche anno di esperienza. Il salario annuale lordo di 58’110 franchi comprende anche la tredicesima mensilità. Questo significa che la paga lorda mensile è di 4’470 franchi (circa 4’600 euro). Da questa somma vanno dedotte le spese delle diverse assicurazioni sociali: il primo e il secondo pilastro della pensione, la tassa di disoccupazione, l’assicurazione infortuni e l’assicurazione sanitaria. Deduzioni che ammontano a 523 franchi (circa 540 euro). Sempre sul salario lordo mensile di 4’470 franchi dobbiamo dedurre l’imposta alla fonte svizzera. In questo caso 299.50 franchi (circa 310 euro). Fatte queste deduzioni, il salario netto a disposizione del nostro cameriere o della nostra cameriera è di 3’647 franchi al mese. Manca però ancora da dedurre l’imposta italiana, l’IRPEF (imposte sul reddito delle persone fisiche). Che in questo caso ammonta a 684 franchi al mese. Il o la nostra cameriera dispone dunque di un salario netto di 2’963 franchi al mese (3’050 euro). Un vecchio frontaliere, alle stesse condizioni contrattuali, a fine mese percepisce un salario netto di 3’571 franchi, ovvero 608 franchi in più al mese, 7’906 franchi in più all’anno.

Salario nel settore sanitario. Il salario annuale lordo di un infermiere diplomato ammonta a 71’565 franchi, tredicesima compresa. Dallo stipendio lordo mensile di 5’505 franchi (circa 5’666 euro) si deducono come nel caso del camerirere le spese delle diverse assicurazioni sociali e l’imposta alla fonte svizzera. Il salario netto mensile è di 4’378 franchi (circa 4’470 euro). La trattenuta fiscale italiana (l’IRPEF) è di 950 franchi al mese. L’infermiere dispone dunque di un salario netto di 3’428 franchi al mese. A parità di condizioni contrattuali, lo stipendio netto di un vecchio frontaliera rispetto a quello di una o un nuovo frontaliere è superiore di 812 franchi e raggiunge i 4’240 franchi. Questo significa che un vecchio frontaliere percepisce circa 10’557 franchi in più all’anno.

Il salario nel settore finanziario è di 115’000 franchi, tredicesima compresa. Lo stipendio lordo mensile è di 8’846 franchi (circa 9’105 euro). Come nei due casi precedenti, dal salario lordo deduciamo le spese delle diverse assicurazioni sociali. L’imposta alla fonte svizzera ammonta a 1’052 franchi (circa 1’080 euro). Il salario netto è dunque di 6’774 franchi al mese. Pagata l’imposta elvetica, il nuovo o la nuova frontaliera deve pagare le imposte in Italia: il salario netto alla fine è di 5’016 franchi al mese. Il vecchio frontaliere, alle stesse condizioni, si porta a casa 6’500 franchi al mese netti, ovvero ben 1’500 franchi in più rispetto al suo collega impiegato da una banca o da una fiduciaria ticinese dopo il 17 luglio 2013. All’anno questa differenza raggiunge la ragguardevole somma di quasi 20mila franchi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo