Come sta accadendo in molte città del mondo, anche Como vedrà una manifestazione pubblica legata alla morte di George Floyd a Minneapolis, per cui sono scattate rivolte in segno di protesta e sono seguiti gli arresti di quattro poliziotti.
A organizzare l’evento che nasce sotto l’hashtag #blacklivesmatter sono l’Unione degli Studenti di Como e la rete Como Senza Frontiere.
“Chi si sente antifascista non può restare a guardare – si legge da parte dei promotori – Gli studenti e le studentesse prendono posizione anche a Como: il 6 giugno, rispettando il distanziamento fisico, saremo davanti all’ambasciata e ai consolati americani, davanti ai comuni delle nostre città, in rete con un’ondata di attivazione e fotopetizioni in sostegno alla richiesta di verità e giustizia sull’assassinio di #georgefloyd e tutte le vittime afroamericane del suprematismo bianco”.
In città, nello specifico, il raduno è previsto sabato 6 giugno a partire dalle ore 14 in piazza Verdi.
“Lanciamo un appello a tutte le associazioni antifasciste del nostro territorio che vedono nelle proteste di #blacklivesmatter un movimento che sta svelando al mondo le responsabilità degli Stati Uniti sulla segregazione razziale, mai finita – prosegue la nota dei promotori – Il presidente Trump ha chiesto che il movimento antifascista venga dichiarato un’organizzazione terroristica con il consenso delle forze di destra di tutto il mondo, anche del nostro Paese. Organizzazioni e singoli che vedono l’antifascismo e l’antirazzismo come valori fondamentali nella vita di ognuno di noi non possono rimanere a guardare: dobbiamo attivarci”.
3 Commenti
Cosa c’entra l’antifascismo ? Andate in America a protestare. E comunque gli scontri in USA da parte di pseudo-antifascisti non sono proprio non violenti…
Perché appropriarsi di questi fatti per fare politica? Io non sono antifascista qualunque significato vogliate dare a questo termine, ma sono contro questi fatti di violenza insensata per motivi razziali o pregiudiziali.
Non è che la Giustizia , la Verità e la democrazia sia nelle mani della sinistra eh?!!! O vi devo ricordare i regimi comunisti cosa hanno fatto sino al 1989 e tutt’ora dove vige un sistema comunista?
Ho una certa repulsione per le manifestazioni su episodi lontani. Tuttavia, in tutto quello che l’intervistato dice, l’espressione “antifascista” è forse quella più condivisibile nel contesto in cui si organizza la manifestazione. E’ difficile inquadrare ideologicamente il fascismo. Lo stesso Mussolini dichiarò che “ll fascismo non era un’ideologia”. Dirigista e pseudosocialista in economia, conservatore in ambito etico, nazionalista in politica estera insomma…..tante cose o, meglio, negazione di tante altre perché il fascismo si caratterizzava dall’assoluta intolleranza per le altre ideologie, per le diversità, per i diritti di chi non si riconosceva nel Partito-Stato e nel modello di vita che il Partito-Stato si prefiggeva di imporre ai suoi cittadini. La persecuzione degli Ebrei da parte dei nazisti e le Leggi razziali promulgate in Italia sono la dimostrazione dell’imposizione di questo modello di Partito-Stato: impedisco agli Ebrei di esistere perché non accettano il mio modello di vita, sono diversi; impedisco agli omosessuali di esprimersi perché la diversità non è tollerata; impedisco a chi non la pensa come me di esprimersi perché non si può che non essere fascisti, gli “antifascisti” non devono esistere.
L’arroganza, la violenza, la ferocia del poliziotto rappresentano questa assoluta intolleranza per i diritti di chi non si riconosce nel mio modello di vita e quindi il poliziotto, forse inconsapevolmente, ha un comportamento “fascista”. Essere fascista è crederci ma questo è un altro discorso.
Cara Signora, il suo sdegno è la dimostrazione che non conosce intolleranza. Non sarà più alla moda ma mi consenta di ritenerla un’”antifascista” come lo sono tanti, che non sono comunisti ma che si dichiarano orgogliosamente “antifascisti”. Con grande simpatia. ?