Probabilmente la soluzione perfetta non esiste e non esisterà mai. La raccolta differenziata dei rifiuti in centro storico continuerà – per sua stessa natura, al di là di colpe specifiche – a creare qualche disagio, che si esegua di notte, di mattina, di pomeriggio o in qualsiasi altro momento del giorno.
Di sicuro, disfunzioni e proteste (come quelle raccontate qui 2 giorni fa), dopo quelli per il famoso “aperitivo con la spazzatura”, si registrano anche ora con la nuova sperimentazione avviata dall’assessore Simona Rossotti (con delega all’Ambiente fino a una settimana fa, prima che il rimpasto “regalasse” l’incombenza al collega Marco Galli).
La foto che vedete in copertina e qui sopra è altamente emblematica con la fila di furgoncini di Aprica incolonnati in città murata. E la mail della lettrice che l’ha scattata è altrettanto eloquente (indirizzo sempre redazionecomozero@gmail.com)
Ore 9 del martedì mattina. Via Rovelli. Coda di mezzi, furgoni, auto. Non si sente l’odore, ma è nauseabondo.
In via Diaz, dove ci sono molti cassonetti dell’umido dei ristoranti che cucinano pesce, sarebbe necessaria la maschera antigas.A.L.
2 Commenti
Ammesso che una soluzione di raccolta porta a porta forse non esiste, sdoppiare la raccolta degli stessi rifiuti tra residenti e commercianti è da idioti: significa che ci sono sacchi/bidoni esposti il doppio delle volte e camion che girano il doppio delle volte.
Se poi allunghi l’orario di esposizione da 2-3 ore a 8-10, ecco che hai concluso l’opera come solo un troglodita poteva pensarla.
In centro la soluzione è niente servizio porta a porta; creare isole ecologiche a ridosso delle mura attive 24h dove sono i cittadini a portarla, all’ora che vogliono, con la frequenza che vogliono. Niente più bidoni né camion in centro.
Come volevasi dimostrare,appena i nuovi orari di raccolta sono stati recepiti da tutti i cittadini e la quantità di pattume è andata a regime il caos è puntualmente iniziato, almeno nel centro serve ripensare la raccolta differenziata.