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Palestre in crisi, grido di coach Christian: “Riaprire”. Domani allenamento-protesta in piazza Cavour

La strada verso la ripresa del mondo dello sport è ancora tutta in salita. Soprattutto per le attività legate alle palestre e alle piscine che al momento restano chiuse a causa delle restrizioni anti-Covid.

Una situazione di difficoltà che sta stremando tutti i professionisti che vivono di questo mestiere, oltre a coloro che non possono accedere alle strutture ormai da mesi.

Per comunicare tutta la sofferenza del settore, una voce si alzerà da piazza Cavour nel pomeriggio di domani, sabato 20 febbraio: quella di Christian Olivo, coach dell’Accademia Arti Marziali Piccolo Drago di Fino Mornasco. L’idea è quella di un allenamento all’aperto, per un massimo di 100 persone, che dimostri anche la possibilità di praticare attività nelle palestre rispettando tutte le misure anti-Covid.

“L’idea è nata per caso, con un amico che frequentava la mia palestra – ci racconta Christian – discutevo della situazione disastrosa in cui si trovano le attività come la mia. Parlavamo di un’iniziativa simile organizzata in piazza a Milano, così ho pensato che si potesse fare qualcosa anche a Como. Ho cercato di coinvolgere le palestre dell’area comasca e per ora sembra ci sia un buon riscontro, vedremo domani ma dovrebbero esserci almeno 50-60 persone. Dovrebbe arrivare anche il responsabile di una palestra di Brescia che vuole prendere spunto dall’iniziativa, per poi riproporla anche nella sua città”.

L’idea è, appunto, quella di un allenamento in piazza rispettando tutte le normative di sicurezza. Il ritrovo è alle 14.30 in piazza Cavour e alle 15 inizieranno i 40 minuti di attività. Tra le persone ci sarà una distanza di 3 metri, tutti dovranno indossare la mascherina e gli esercizi saranno eseguiti sul posto. Inoltre, alcune persone della palestra di Christian aiuteranno nella gestione e nel controllo di tutti i partecipanti.

Foto scattata pre-Covid

“L’iniziativa è aperta a tutti, ovviamente nel limite imposto dalla Questura di 100 persone – aggiunge Christian – mi hanno dato risposta positiva una palestra di Lanzo, una di Mariano e un paio di Como. Dobbiamo far capire all’opinione pubblica che così la situazione non va bene, chiediamo l’apertura delle palestre per permetterci di lavorare. Le persone continuano a chiamarmi perché sono disperate, c’è chi sta male per la mancanza di attività fisica, soprattutto persone dai 40 anni in su, ma anche ragazzi che soffrono psicologicamente. Domani infatti ci saranno anche bambini, perché con le Arti Marziali i miei corsi partono dai 4 anni. Mi hanno scritto molti genitori, i bambini non ce la fanno più e non vedono l’ora di tornare a praticare sport”.

L’evento di domani, inoltre, vuole essere un punto di partenza per far sì che il messaggio venga diffuso anche in altre città italiane. “Vogliamo divulgare e stimolare altre palestre a fare la stessa manifestazione – osserva – creando un movimento a catena che idealmente potrebbe arrivare fino a Roma. In questo momento stanno ghettizzando palestre e piscine ma non capiscono che da noi si possono svolgere tutte le attività in sicurezza, infatti a giugno quando ci avevano consentito la riapertura rispettavamo il distanziamento e tutte le norme”.

E conclude: “Stanno bloccando un settore che crea benessere, lo sport rafforza il fisico e le difese immunitarie e quindi aiuta a combattere le malattie. Uno dei veicoli per stare bene è stato tolto, questo fa tanta rabbia. Se non ci consentono di riaprire a breve, saremo costretti a chiudere per sempre. Io ho una partita iva e sono molto in difficoltà. Purtroppo tanti miei colleghi sono stati costretti alla chiusura”.

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