(Questo reportage è stato realizzato prima dell’istituzione della Zona Rossa in Lombardia)
Anche nelle fredde giornate autunnali di ottobre, alcuni luoghi comaschi non perdono il loro fascino. Siamo tornati in via Maurizio Monti, quasi come attratti dal canto delle sirene, perché altre piccole realtà ci chiedevano di essere raccontate.
Panetteria Cassella
Gestita dal 1990 da Pasquale Cassella che timido si aggira tra gli scaffali, quasi non fosse lui il padrone di casa. “La via è cambiata, andrà sempre peggio – sostiene – siamo quasi tutti in età di pensione, con noi se ne andranno anche le nostre attività storiche”.
Non le piacerebbe che qualcuno ereditasse il negozio? “Non posso lasciarlo a nessuno – dice – se dovessi iniziare adesso, non ne varrebbe la pena. Un’attività di questo tipo non sopravviverebbe a lungo. Il pane si vende ma non basta. Ci sono troppe spese”. Più serena la sua commessa, Rosanna Caporaso, che sorridente ci dice: “Sono qui da 20 anni, andremo in pensione insieme e seguirò quello che deciderà”.
Caffetteria cremeria Pizzi
Altra attività storica della via è quella di Silvia Pizzi: un’avventura lunga 40 anni, iniziata con la mamma e poi proseguita con lei. “Qui le signore bevono il caffè mentre fanno la spesa – racconta – però i tempi sono cambiati, ora è tutto più faticoso. Questo momento, poi, non è facile: ho perso tante colazioni del mattino per via dello smart working, infatti ho deciso di aprire alle 8 anziché alle 7”.
Nonostante la crisi, la sua attività è molto apprezzata nel quartiere: Silvia è infatti un punto di riferimento per tanti anziani. “Faccio ogni giorno le consegne a domicilio – spiega – alle 12 chiudo il negozio e mi reco dai clienti. Mi fermo un po’ di tempo da ognuno, per fare due chiacchiere e tener loro compagnia”.
Tabaccheria
Da 5 anni e mezzo, Fernanda Capozzi gestisce la piccola tabaccheria al civico 18. “Prima ero nel settore immobiliare ma per via della crisi l’attività ha chiuso – spiega – così ho deciso di rilevare questo negozio insieme a un’amica”.
Costantemente aperta per offrire servizi primari alternativi anche durante l’emergenza sanitaria, la tabaccheria va avanti grazie ai clienti del rione. “Siamo in una zona un po’ isolata, quindi non ci sono turisti – afferma – quest’anno è stato molto difficoltoso, non è nemmeno da considerare. La crisi dovuta al Covid mi ha fatto cambiare un po’ idea sull’attività, spero in un futuro più stabile”.
Mama Parrucchieri
Più ottimista Lorenzo Bellome, socio e hair stylist del salone del gruppo Mama. “Abbiamo aperto nel 2013 nei locali dell’ex Charleston – spiega – sono venuto qui perché ho sentito l’energia dello storico bar e volevo farlo rinascere. Il nostro vantaggio è la storicità, mi conoscono in molti perché prima avevo un salone insieme a mio fratello”.
Come vedi il futuro della via? “C’è fermento – risponde – questo periodo di cambiamento può fare riflettere, bisogna essere ottimisti e uniti. I piccoli commercianti avevano già problemi prima del Covid, quindi ora pensiamo a come collaborare per portare avanti le nostre attività di quartiere”.
Toelettatura Pietro Inn
Pietro Floro, toelettatore da 30 anni, ci accoglie insieme al suo piccolo amico a quattro zampe. “In questi ultimi anni hanno aperto tantissime toelettature – spiega – quando ho aperto eravamo 3 in città, ora più di 30”.
Nonostante questo, il lavoro non manca. “Sono tante le persone che vogliono curare il proprio cane – aggiunge – ma ora la gente spende un po’ meno. Chi veniva una volta al mese, ora arriva ogni due o tre. Col Covid abbiamo chiuso due mesi, poi abbiamo visto una ripresa e adesso vedremo”.
Piccolo mondo via Monti: il cuore segreto di Como, battiti antichi a due passi dal Duomo