“Queste amministrative sono un’illusione. Qui a Como, come altrove, si ripropongono i vecchi stereotipi delle coalizioni, la destra unita e compatta e sull’altro fronte la sinistra. Ma è tutta una finzione. Basta guardare cosa accade a Roma dove tutti questi partiti, così fermi sulle proprie linee a livello locale, invece vanno allegramente a braccetto nella capitale”.
Non ha dubbi il senatore Gianluigi Paragone, leader di Italexit, arrivato a Como per sostenere la candidatura di Francesco Matrale nella corsa a sindaco (qui l’intervista al candidato). “Noi puntiamo a mettere in primo piano la libertà del cittadino. A tutelare i comaschi come ogni italiano che non vuole essere limitato nelle proprie azioni. Penso al green pass, ai vaccini, penso alle mascherine che ancora sono obbligatorie nelle scuole”, aggiunge Paragone. “Queste elezioni comunali per noi rappresentano una sorta di stress test per cominciare a farci conoscere, a parlare con la gente per misurarci con la burocrazia delle elezioni e delle campagne elettorali. Il vero banco di prova saranno le elezioni regionali e le politiche”, aggiunge mentre passeggia per Como insieme al candidato. E sul territorio le idee sono altrettanto chiare. “Qui inoltre bisogna reggere il confronto con la vicina Svizzera. Penso ai problemi dei tanti frontalieri, penso alle difficoltà di commercianti e ristoratori, costretti a lungo dalle restrizioni Covid non presenti in Ticino. Qui a Como, per queste elezioni, siamo già soddisfatti. Abbiamo creato una lista e stiamo lavorando. Ripeto abbiamo già ottenuto il nostro primo risultato. D’ora in poi non si potrà che migliorare”.
E infine un riferimento al Pnrr. “Anche questo è un tema che sta diventando una chimera. Se i fondi europei ci sono che si diano subito. Le difficoltà per i comuni ci sono oggi e tanti e quindi che li tirino fuori subito”
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