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Paratie: nasce la maxi passeggiata, la comasca Engeco fa da “ostetrica” (con brivido nascosto)

“Speriamo sia la volta buona”. Se lo ripetono quasi in loop i comaschi mentre nelle ultime settimane hanno visto il cantiere delle paratie entrare nel vivo.

La grande chiatta di fronte a piazza Cavour, gli operai al lavoro sul lungolago per costruire la vasca di laminazione. Mezzi andare avanti e indietro mentre da Regione Lombardia assicurano che i lavori proseguono come da cronoprogramma e che il primo tratto (verso Sant’Agostino) verrà consegnato tra aprile e maggio 2022. Il resto un anno dopo.

Un cantiere sicuramente singolare e con molte incognite che viene portato avanti dall’associazione temporanea di imprese che ha vinto l’appalto di Infrastrutture Lombarde, composta dalla veneziana Rossi Renzo Costruzioni, la Cgx (specializzata in cantieri e interventi portuali), la Ranzato (impianti tecnologici) e la comasca Engeco, con sede ad Appiano Gentile.

Proprio con il titolare di quest’ultima, Alessandro Pini, abbiamo parlato del cantiere e di come sta proseguendo. “Palancole e pali sono cose che la nostra azienda fa normalmente – racconta Pini – ma sono lavori che si devono adattare al contesto e quello del lago di Como è molto particolare. Da un punto di vista aziendale ci fa molto piacere lavorare qui, è casa nostra, ma abbiamo anche tante responsabilità perché i comaschi rivogliono il loro lungolago. Siamo preparati a questo tipo di cantieri, la consegna potrà variare di un mese rispetto al programma ma avverrà senza alcun dubbio”.

A darci qualche dettaglio in più su come procedono i lavori è il direttore del cantiere Andrea Perazzolo.

“Abbiamo iniziato a luglio scorso portando a Tavernola i nostri mezzi – spiega – oggi abbiamo lì una chiatta di 15×24 metri che serve per fare le fondazioni profonde della vasca A e della scalinata di piazza Cavour. Come è noto invece la vasca B dovrà esclusivamente essere messa a norma relativamente alla questione antisismica. La vasca A ha dimensioni di 150 metri di lunghezza e 9 di larghezza: abbiamo già realizzato gli 84 pali da 25 metri di lunghezza che servono da struttura. Bisogna pensare che la nuova passeggiata sarà tutta sopra la vasca, avrà una profondità di 12 metri”.

Nei prossimi giorni i lavori in questa parte del cantiere entreranno nel vivo. “Una volta terminata la puntellazione – spiega il capocantiere con il suo accento veneziano – la metteremo in asciutto con una pompa e inizieremo la costruzione in calcestruzzo”.

E relativamente a questo lavoro Pini spiega: “Le lavorazioni impegnative iniziano proprio da qui, quando avremo svuotato la vasca capiremo che aria tira perché al momento non sappiamo, non vediamo, cosa c’è sotto. Nessuno lo sa. E nel frattempo non dimentichiamo l’importanza della sicurezza: settimanalmente controlliamo con uno strumento apposito se le vibrazioni dei lavori vanno a incidere sugli edifici circostanti come la gelateria e l’albergo di fronte. Abbiamo constatato che i nostri lavori hanno meno riflessi del passaggio dei bus”.

L’azienda sottolinea anche la grande collaborazione sia con Aria (Infrastrutture Lombarde che è il committente) che con il Comune di Como che invece dovrà gestire il cantiere degli arredi urbani sulla passeggiata. “E’ brutto dirlo ovviamente ma il Covid e le chiusure di questi mesi hanno agevolato il cantiere – spiega Pini – In tempi normali avremmo dato molto più fastidio sia a livello di viabilità sul lungolago che alle strutture alberghiere. Invece facciamo turni di lavoro più lunghi perché non diamo fastidio essendo gli alberghi quasi vuoti”.

Nelle scorse settimane infatti è stato aperto il cantiere il piazzale Matteotti, poco lontano dalla stazione di Como Lago. “In quel punto dobbiamo creare un bypass della rete fognaria affinché passi sotto il torrente Valduce che fluisce sotto la strada – prosegue il capocantiere – è vero, per tutti è il cantiere delle paratie, ma in realtà la maggior parte delle lavorazioni è per la rete fognaria. Noi costruiamo le due vasche di laminazione che entrano in funzione quando il lago è alto e le paratoie sono alzate: a quel punto, per evitare che l’acqua delle fogne sgorghi in piazza Cavour, si attivano le vasche per il contenimento e parte il pompaggio”.

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