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Paratie, progetto alternativo a 5stelle: pali avvitabili e risparmio del 40%.

“Abbiamo un cantiere fermo dal 2012. Le paratie sono una storia infinita per Como. Come M5S non avremmo voluto quest’opera. Ma considerata la fase di avanzamento, oggi protocolliamo in Regione un progetto alternativo dai costi di realizzazione di manutenzione inferiori del 30 o 40% con un impatto molto più basso sulla vita dei comaschi”.

Così Fabio Aleotti, Consigliere Comunale M5S, ha introdotto oggi la contro-proposta pentastellata al progetto di Regione Lombardia per le paratie di Como, insieme al Consigliere Regionale Raffaele Erba e i tecnici che hanno curato il progetto alternativo, l’architetto Doriam Battaglia e il geometra Cesare Adinolfi.

Per la Regione è cosa fatta, nuovo progetto è stato presentato (qui le cronache) ma i grillini procedono.

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“Il progetto attuale presentato lo scorso novembre dalla Regione non ha interventi architettonici di rilievo e ha diverse criticità. I panconi incernierati e la vasca di contenimento dell’acqua dovranno essere coperti. Ci sarebbe quindi una copertura continua di metallo larga 60 centimetri e lunga 500 metri – ha spiegato Aleotti, scendendo nei dettagli problematici del progetto di Regione e Infrastrutture Lombarde- Non dimentichiamoci anche del costo della manutenzione continua. Le esondazioni non sono più così forti. Ma le cerniere e i panconi esposti alle intemperie dovranno funzionare sempre e quindi sempre tenute in buono stato”. Altro punto problematico è la natura sperimentale del progetto, ha spiegato Aleotti: “Non vorremmo trovarci con qualcosa come il mose di venezia. Sarebbe meglio non sperimentare sulla pelle dei cittadini. La città ha bisogno di qualcosa di certo”.

“Il profilo della sponda non ha andamento lineare. Qualcosa di fisso, incernierato, porrà problemi di messa in opera Il sistema deve essere progettato al millimetro nel caso se si vuole fare un sistema fisso e incernierato – ha spiegato l’Architetto Battaglia, parlando dell’incompatibilità del progetto con la morfologia della sponda del lago – La nostra idea è più semplice e prevederebbe un sistema di palificazioni a cui ancorare i panconi da conservare a parte e non a ridosso dell’acqua”.

Il sistema di palificazioni prevederebbe, a detta degli ideatori del progetto, pali a inserimento nella pavimentazione a cui ancorare i panconi, di altezza compresa tra il metro e trenta e i tre metri (a seconda dell’altezza della sponda), avvitabili e immagazzinabili al riparo dalle intemperie.
“Si tratterebbe di un sistema modulare in grado di rispondere alle necessità del momento. Senza esporre i panconi alle intemperie” ha aggiunto il Geometra Cesare Adinolfi.

“Il tipo di soluzione che abbiamo fatto da un’indicazione di economicità. La nostra è una struttura robusta con poca manutenzione – ha detto  Erba  – Le nostre osservazioni sono di buon senso e come parte politica ci interfacceremo con la direzione generale del progetto. Protocolleremo le nostre osservazioni oggi. Vorremmo ricordare che un progetto dal respiro di 50 anni come promesso dalla regione deve guardare alla vita della città, deve guardare al futuro.”

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3 Commenti

  1. questo è il problema dei grillini. Sempre contrari a tutto.
    in altro articolo il consigliere Regionale grillino è contro la tangenziale e dice che non va terminata. meglio ever buttato quello sin qui speso che terminare l’opera. ma si è accorto che Toninelli neanche i suoi lo hanno più voluto ?
    pensano di sapere tutto e che il loro pensiero sia indiscutibile. Come dimostrano che il loro progetto è meglio ? quali esperienze hanno nel settore delle paratie? quanti progetti hanno realizzato e sono perfettamente funzionanti ? oppure il loro pensiero è sempre quello del costa meno quindi è certamente più intelligente ? ma per favore …

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