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Paratie, l’assessore regionale Sertori: “Lungolago più alto 10-15 cm: milioni di metri cubi d’acqua in più”

Sopralluogo sul cantiere delle paratie, oggi, per l’assessore regionale a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori. Ad accompagnarlo, il sottosegretario comasco in Regione, Fabrizio Turba, il vicesindaco di Como Adriano Caldara e l’assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Cernezzi, Pierangelo Gervasoni.

La tappa comasca è servita per fare un primo punto della situazione dopo che i lavori sono ripresi da qualche settimana.

E’ stato Sertori ha fare il punto: “Sono state messe le protezioni che consentono di vedere comunque il lago e avanzano insieme al cantiere, il marciapiede è fruibile, anche la strada è a doppio senso di circolazione e non è stata toccata: non è semplice garantire questi aspetti, abbiamo dovuto calibrare il cantiere su questi due elementi imprescindibili. Parte dei materiali viene portata dal lago, con varie zone messe a disposizione per la logistica e il magazzino”.

“Non abbiamo perso tempo neanche durante il periodo Covid, abbiamo fatto verifiche e avviato le fasi propedeutiche anche pratiche. La prima vasca A, fino piazza Cavour, ha lavori più impattanti e impegnativi, dopo i primi 21 mesi restituiremo a Como e al mondo una passeggiata unica con un viale per la viabilità, passeggiata, sicurezza paratie che non si vedono in condizioni normali ma quando alzate risolvono i problemi di piazza Cavour che è il punto più basso del Lago di Como – ha aggiunto l’assessore regionale sul front tecnico – Andremo a recuperare 10-15 centimetri di escursione dell’altezza del lago: sono milioni di metri cubi che in estate aiuteranno anche a raggiungere un equilibrio tra le esigenze di chi vive il lago e gli agricoltori in valle, quindi mostra aspetti vantaggiosi per più ambiti. Oggi è un giorno importante per Como e la Lombardia. Stiamo lavorando bene assieme anche al Comune”.

Sul posto anche l’ingegnere Alessandro Caloisi (Responsabile unico del procedimento): “In questi giorni stiamo facendo il livellamento del fondo, ricoprendolo con geotessuto e sopra la ghiaia che serve per pareggiare il fondo. Nei prossimi mesi ci saranno grandi lavori di fondazione, ferro infisso per creare la base su cui le fondazioni saliranno con l’inizio del prossimo anno”.

Il sottosegretario Turba ha poi aggiunto: “Come comasco sono felice che finalmente la Regione Lombardia riesca a dare una risposta alla città, che aspetta da tanto tempo. Non ho dubbi che i tempi verranno rispettati. Dell’arredo urbano si occuperà il Comune di Como, l’opera di difesa è stata infatti separata dal progetto di arredo. Questi lavori possono essere un incentivo dal punto di vista turistico e per dare un respiro in più al lungolago di Como”.

L’assessore Gervasoni e il vicesindaco Caldara hanno poi ricordato la grande importanza del progetto per la città, aggiungendo che prima della fine dei lavori verrà presentato, appunto, il progetto di arredo urbano.

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3 Commenti

  1. Lo si è sempre saputo…
    anche se si tendeva a non dirlo. Le paratie, non sono mai state un’idea pensata per Como, bensì un progetto di accumulo al servizio della pianura padana.
    Come lo è da sempre la gestione dei livelli delle dighe di Olginate, del resto…
    A noi, i danni.
    Ad altri, il lucro.
    .

  2. Si è sempre saputo… anche se si tendeva a non dirlo. Le paratie, non sono mai state un’idea pensata per Como, ma un progetto di accumulo al servizio della pianura padana. Come lo è da sempre la gestione dei livelli delle dighe di Olginate, del resto…

  3. Quindi non si fanno per proteggere la città dalle esondazioni, ma per permettere di accumulare più acqua a chi gestisce la diga e la rivende.

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