Anche Azione Como interviene sul caso parcheggi a Como. Di seguito, la nota integrale.
Azione Como esprime profonda preoccupazione e critica decisa nei confronti della recente riforma della sosta voluta dall’amministrazione Rapinese. Ciò che doveva essere un progetto moderno, trasparente e vicino ai cittadini rischia di trasformarsi in un pesante onere per chi vive e lavora in città. Durante la campagna elettorale, il sindaco Rapinese aveva promesso la creazione di 1.000 nuovi parcheggi tra Ticosa ed ex-Stecav. A oggi, però, non si vede traccia concreta di questa offerta.
Al contrario, sta emergendo un progressivo ridimensionamento delle aree con strisce gialle, destinate ai residenti: sono già stati eliminati 45 stalli in vie centrali come Juvara, Albertolli, Cairoli, Volta e Lungo Lario Trieste, sostituiti da strisce blu a pagamento. Inoltre, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione, 379 posti passeranno a “strisce blu” con la tariffazione “vulcano”: 3 euro l’ora, ovvero 72 euro per un’intera giornata. Si tratta di cifre altissime, che penalizzano soprattutto i lavoratori e i residenti costretti a sostare a lungo.
Tutto ciò va in direzione esattamente opposta alle promesse elettorali. La politica della sosta non può però tradursi in una tassa in più per i comaschi. Deve essere parte di una strategia più ampia e coerente di mobilità sostenibile. Per questo Azione Como ritiene fondamentale che una quota significativa degli introiti derivanti dall’aumento delle tariffe sia destinata al potenziamento del trasporto pubblico locale, migliorando frequenze, affidabilità e accessibilità economica per studenti e lavoratori. Durante la presentazione del piano nel febbraio 2024, il sindaco aveva parlato di agevolazioni “automatiche” tramite parcometri intelligenti basati sulla targa, in grado di riconoscere i residenti e applicare sconti. A oggi, però, non esiste alcuna certezza su riduzioni concrete, abbonamenti o tessere “super convenienti”, mentre è ben chiara la presenza di una tariffa che, di fatto, si traduce in un’ulteriore tassa a carico dei comaschi.
Azione Como sollecita inoltre l’avvio di uno studio serio e indipendente sulla viabilità cittadina: non basta modificare le tariffe. Serve individuare nuove aree di sosta, ridistribuire in modo equilibrato le zone di parcheggio, creare parcheggi di interscambio (“park & ride”) e costruire una visione che coinvolga non solo il centro ma tutti i quartieri della città, accompagnata da un percorso di consultazione con residenti, lavoratori e giovani, affinché le scelte sulla mobilità nascano dall’ascolto e non dalla semplice imposizione. Azione Como ritiene che una riforma della sosta possa avere senso solo se nasce dall’equilibrio tra sostenibilità, equità e concrete esigenze quotidiane dei comaschi.
Oggi, invece, il taglio dei parcheggi per residenti e l’aumento delle tariffe penalizzano chi vive e lavora in città, senza offrire alternative valide. È necessario reinvestire le risorse dei parcheggi nel trasporto pubblico, garantire agevolazioni concrete e pianificare la mobilità in modo organico e condiviso, rispettando le promesse fatte ai cittadini e costruendo una città più vivibile per tutti.
Lorenzo Pedretti – Segretario Provinciale Azione Como, Carlo Bordoni – Responsabile organizzazione Azione Como, Alessandro Canova – Responsabile U30 Azione Como, Andrea Trombetta – Responsabile comunicazione Azione Como