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“Parcheggio a Como a 72 euro al giorno. Cittadini ridotti a voce di bilancio senza risolvere almeno 10 problemi”

Anche l’associazione Nova Como, con una articolata nota firmata dal presidente Vincenzo Falanga e dalle vicepresidenti Teresa Minniti e  Maria Massara, contesta la serie di novità introdotte dalla Giunta Rapinese in tema di parcheggi.
Riproduciamo di seguito il testo diffuso oggi.

La deliberazione n. 393/2025 con cui la Giunta Rapinese ha finalizzato l’annunciata rivoluzione della sosta rappresenta una scelta politica particolarmente grave, espressione di una concezione di città che continua, con ostinazione, a ignorare le esigenze, le fragilità e le legittime aspettative di chi vive Como ogni giorno.

L’aumento significativo dei costi dei permessi di sosta — che in alcune zone può superare l’incredibile soglia di 72 € al giorno — non risponde ad alcuna strategia complessiva in tema di mobilità sostenibile, ma rappresenta una scelta politica esplicita contro i residenti, i lavoratori, le famiglie, gli anziani, gli studenti e tutte quelle categorie che già oggi sono costrette a sostenere costi elevatissimi e proibitivi per vivere e lavorare a Como.

Ancora una volta, una decisione unidirezionale priva di meccanismi di compensazione o miglioramento dei servizi correlati, che produrrà l’unico risultato di rendere la nostra città sempre meno accessibile e vivibile.

Nello specifico, il provvedimento adottato:
• non potenzia il trasporto pubblico
• non definisce alcuna strategia organica per migliorare la mobilità urbana
• non introduce meccanismi di tutela o agevolazione per i residenti, i lavoratori e le famiglie
• non affronta le criticità legate alla pressione turistica
• non risponde ai problemi dei quartieri più esposti e compressi dai crescenti flussi di
traffico.

 

L’unica novità della riforma è che i cittadini pagheranno di più per ricevere servizi qualitativamente e quantitativamente inferiori rispetto a quelli attuali, già inadeguati e insufficienti.

Dunque, i cittadini residenti e i lavoratori di Como non vengono trattati alla stregua di una comunità da tutelare e sostenere, ma ridotti a mera voce di bilancio da cui ottenere maggiori entrate locali attraverso regole punitive e peggiorative.

Già prima di questa ultima riforma in tema di parcheggi “Nova Como”, con spirito costruttivo e collaborativo, aveva messo a disposizione dell’Amministrazione un documento puntuale e organico dal titolo “PARCHEGGI D’ORO? RESTITUIAMO VALORE A CHI VIVE LA CITTÀ”, offrendo uno studio comparato sulle condizioni e sul costo dei parcheggi in altre città lombarde, e formulando proposte migliorative e innovative per gli “utenti comaschi” della sosta.

E ancora, all’interno della proposta “Io vivo Como💙 “, la nostra associazione aveva nuovamente affrontato – tra gli altri – il tema del costo della sosta, proponendo agevolazioni per i residenti e sistemi digitali integrati, al fine di tutelare la qualità della vita di chi vive la città soprattutto nei periodi di maggiore pressione turistica e valorizzare le comunità di quartiere, così garantendo un equilibrio tra la quotidianità dei residenti e la promozione del turismo.

Entrambe le proposte di Nova Como rappresentano l’unica alternativa equa e sostenibile in materia di sosta urbana, perché mettono al centro del dibattito e della scelta politica le persone e le loro esigenze, non le tariffe!

Ma, piuttosto che indire un tavolo di confronto in materia di sosta e mobilità sostenibile, la Giunta ha scelto di adottare le onerosissime tariffe “Vulcano”, di ridurre gli stalli di sosta riservati ai residenti e quelli a sosta libera, confermando di procedere in direzione diametralmente opposta alle esigenze degli utenti e confermando una distanza siderale tra le scelte adottate da chi amministra la città e le necessità di chi la abita.

Nova Como auspica, quindi, la sospensione della delibera, l’immediata apertura di un confronto con i rappresentanti dei residenti, le associazioni e gli operatori economici locali per l’adozione di politiche che restituiscano centralità ai cittadini e ai lavoratori, riconoscendo la scelta di vivere e lavorare a Como come un valore aggiunto, da preservare, promuovere e tutelare.

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