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Auto in divieto di sosta in zona stadio nella serata di venerdì 28 marzo
Attualità

Partite del Como e divieti di sosta, l’avvocato: “Rivedere completamente i provvedimenti, vi spiego perché”

Sulla questione parcheggi in città, declinata in particolare ai divieti che scattano in occasione delle partite casalinghe del Como 1907 (qui l’ultimo episodio) riceviamo e pubblichiamo un’ampia analisi dell’Avvocato Riccardo Mandelli da sempre molto attento al tema (qui gli interventi passati). Ecco:

Le sempre più frequenti e numerose proteste dei Cittadini per la disciplina soprattutto della sosta durante le partite casalinghe del Como impone una approfondita valutazione del contenuto dei provvedimenti di Polizia urbana e della sicurezza.

Il principio fondamentale che dovrebbe orientare la disciplina e la attività delle Amministrazioni interessate è il bilanciamento degli interessi coinvolti dei residenti e titolari di attività nella zona Stadio e dei turisti, da una parte e del Calcio Como dei tifosi, o altri soggetti che si muovono in auto  per la partita, dall’altra. Di primo acchito apparirebbero doverose in tale regolamentazione i) la dissuasione  dell’accesso alla città dei tifosi in auto anche mediante il potere sanzionatorio, dovendosi escludere che il parcheggio sia  concentrato  in zone particolari della città vicine allo Stadio, tali da propiziare l’occasione di un appuntamento sia in sito che lungo il tragitto per una sfida all’OK Corral tra tifosi contrapposti, nonché ii) la fissazione di punti di attestazione dei parcheggi dei veicoli all’esterno della Convalle, ad esempio il parcheggio al Sant’Anna, quale limite allo specifico accesso veicolare alla partita, dai quali i tifosi possano essere condotti allo Stadio con l’utilizzo del trasporto pubblico dedicato, con adeguato presidio di polizia a scopo dissuasivo anche a bordo dei mezzi pubblici.

Ma un aspetto altrettanto rilevante del bilanciamento riguarda la durata e la decorrenza dei divieti di circolazione e di parcheggio, attualmente in vigore, specie nei giorni feriali, che stanno radicalmente impattando sulle abitudini di vita dei titolari di interessi della prima categoria dianzi indicata. Se il divieto di parcheggio fosse motivato solo da motivi di sicurezza (ad esempio, prevenzione di attentati, o di danneggiamento ai veicoli), non si spiegherebbero le deroghe a favore di Dirigenti e Giornalisti, che parcheggiano nei posti sottratti ai Residenti, né il massivo parcheggio nell’imminenza della partita di motocicli muniti di vari bauletti, ad esempio in Via Vacchi (che comunque non potrebbe essere vietato, ma meglio disciplinato), inibita al contrario con almeno 24 ore di anticipo sulla partita alla sosta oraria e persino all’accesso ai residenti per operazioni di carico e scarico.

La motivazione del divieto sotto il profilo legale non potrebbe che essere diversa e da individuarsi nella agevolazione della scorrevolezza e rapidità dei transiti in entrata e in uscita dei tifosi, anche in condizioni di emergenza, o di episodi di turbativa all’ordine pubblico, ma allora il divieto dovrebbe essere sicuramente temporalmente ridotto ed anticipato al massimo 6-10 ore prima dell’inizio della partita. A tale riduzione della anticipazione non potrebbe essere opposta la necessità della Società di collocare la posa delle barriere fisse sulle vie di accesso con un rilevante anticipo, con tutta probabilità per motivi esclusivamente economici, poiché del tutto contraria al bilanciamento predetto.

Da ultimo, ma non meno importante, bisogna considerare l’impatto sull’afflusso e sulla fruibilità turistica dell’area che, in coincidenza con la stagione estiva ed il probabile rinvio della riapertura dei giardini a Lago all’estate 2026, è particolarmente rilevante. Tale limitazione della fruizione turistica, che rappresenta un costo sociale, deve essere aggiunta nel bilancio costi – benefici, alle ingenti spese per la sicurezza in generale sostenute dallo Stato e dal Comune per l’impiego della Polizia Locale, anche senza considerare la distrazione di prezioso personale dal servizio a favore della cittadinanza in generale. Questo complesso di oggettive considerazioni e valutazioni sull’impatto dei portatori di legittimi interessi dovrebbe quindi indurre le Autorità locali e di Polizia ad una completa rivisitazione dei provvedimenti ad oggi vigenti.
Distinti saluti.
Avv. Riccardo Mandelli

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