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Patria, ecco il progetto definitivo. Dopo l’ok Soprintendenza via ai lavori: addio albergo, farà viaggi giornalieri

Sebbene lo storico piroscafo Patria sia sempre ormeggiato a villa Olmo e le condizioni di manutenzione siano evidentemente non ottimali, qualcosa sembra muoversi nel complicato futuro dell’imbarcazione.

Pochi giorni fa il progetto definitivo per riportare il piroscafo a navigare è stato inviato alla Soprintendenza e i tempi si stanno dunque accorciando.

A Villa Saporiti ci si augura e si conta di rivederlo in servizio “per l’estate prossima”, spiega il dirigente della Provincia Matteo Accardi che da sempre segue questa vicenda. Obiettivo che solo pochi mesi fa sembrava impensabile. Il piano presentato dai soggetti che puntano a gestirlo e che prevedeva l’ipotesi suggestiva di allestire mini crociere da 3 o 4 giorni su cui si puntava per la rinascita –  qui i fatti recenti – era infatti stato bocciato ed erano stati richiesti dei correttivi.

Nuove indicazioni che ora sono state previste nel nuovo elaborato al vaglio e che magari riducono le ambizioni del Patria ma che ne aumentano sensibilmente la possibile realizzazione. “L’idea non è più quella di ricavare 8 stanze per le mini crociere ma di organizzare dei viaggi giornalieri a tema – spiega Enrico Guggiari, promotore del piano vincitore del bando per la sua gestione indetto dall’Amministrazione Provinciale, proprietaria dagli anni Novanta del piroscafo – Questo perché i costi sono purtroppo aumenti a causa dell’immobilità del piroscafo e delle spese sempre in crescita connesse alla manutenzione”. Adesso si dovrà, in attesa del via libera della Soprintendenza, atteso a breve, cercare di capire nel dettaglio come sistemare lo scafo e anche a “verificare la situazione dei motori che non sono mai stati revisionati”, dice Guggiari. Sui tempi, benchè ottimista, è più prudente. “Per primavera puntiamo a risolvere i problemi e a firmare la concessione necessaria per realizzare il futuro del Patria – spiega Guggiari – Poi si lavorerà rapidamente per riprendere la navigazione. Altro passaggio decisivo sarà accordarsi con la Navigazione per poter tirare a secco per un paio di mesi il piroscafo nei cantieri di Como per eseguire le manutenzioni”.

L’intero progetto per rivedere in navigazione il Patria richiederà più di 3 milioni di euro. “Se i tasselli andranno al loro posto con l’approvazione del progetto e con i lavori di manutenzione necessari, le risorse ci sono”, conclude Guggiari.

 

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