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“Perché qui lo Stato sembra il peggior nemico?” Il Ceo del Como, lo stadio, la Soprintendenza e il post sibillino

Premessa: l’interpretazione autentica del perché quel post – o meglio, tecnicamente di quella storia su Instagram – potrebbe darla soltanto il diretto interessato. Ma certo le parole fatte proprie dal Ceo del Como 1907 Francesco Terrazzani e il momento specifico, qualche antenna la fanno alzare. Anche perché tutto accade, sebbene via social, nel momento in cui il club lariano sta ‘battagliando’ in particolare con la Soprintendenza per il progetto del nuovo stadio Sinigaglia. Ma dunque, cosa ha affidato ai social il top manager di via Sinigaglia?

Le parole – prese da un altro account ma condivise integralmente – sono testualmente queste: “E allora la domanda è una sola: perché?”.

Questione poi esplicitata nel merito: “Perché in Spagna, Germania, Olanda lo Stato funziona e qui sembra il tuo peggior nemico?”.
Non basta, la storia Instagram condivisa dal Ceo del Como prosegue in maniera ancora più dura: “La verità è che il sistema italiano è stato costruito per essere complicato. Non per errore, ma per interesse”.

Ora, come ben si intuisce, parole che sarebbero già durissime in se stesse ma che diventato anche più ‘pepate’ se accostate a un massimo dirigente di un club di serie A. Spiegazioni ufficiali non ce ne sono, ufficiose – dal club – invece filtrano in questi termini: “Il post del Ceo, Francesco Terrazzani, non faceva alcun riferimento alla situazione del Como (e che i rapporti con il Comune e le istituzioni sono ottimi). Si trattava di una semplice questione privata senza nessuna dietrologia”.

Certo è, comunque, che quelle espressioni sono parse sibilline a chiunque vista la concomitanza con la bocciatura della Soprintendenza (ente statale, altra ‘coincidenza’) del primo progetto di massima presentato dal Como 1907 per rifare completamente lo stadio Sinigaglia.

Gli stop imposti in sede di Conferenza dei servizi all’impianto proposto dalla società lariana sono noti: troppo alta l’altezza massima di 26 metri (con la società disposta a scendere a 19 ma non ai 16 teoricamente considerati come limite), troppo invasivo il lato verso i giardini a lago e il Monumento ai Caduti (con il club pronto ad arretrare di qualche metro, ma meno di quelli chiesti dalla Soprintendenza) e poi resta il tema della possibile riduzione di un migliaio di posti, a causa delle modifiche, rispetto ai 15mila ipotizzati dalla società.

Ad ogni modo, il responso arriverà il 2 agosto prossimo, quando è prevista la chiusura della Conferenza dei servizi con i pareri di tutti gli enti coinvolti sul progetto Sinigaglia rimaneggiato.

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