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Pescatori professionisti con reti di frodo davanti a Bellagio: fermati dalla Polizia provinciale provano a resistere. Multa e denuncia

L’operazione, dopo alcune ore di osservazione, è scattata alle 3.30 del mattino di venerdì scorso, 17 novembre. Gli agenti della Polizia provinciale sono intervenuti nelle acque davanti a Bellagio per fermare due pescatori professionisti che avevano calato, di frodo, reti sul fondale. Vietatissimo in questo periodo poiché il coregone (la bondella in questi giorni e tra poco anche il lavarello) depone le uova sul fondo, la cosiddetta frega. Insomma parliamo di un momento essenziale per la rivitalizzazione del lago tanto che la pesca di questa specie è vietata dal primo novembre fino a fine gennaio. Così gli agenti sono intervenuti ma i due pescatori hanno dapprima tentato una fuga molto pericolosa, cioè a luci spente, e poi una volta fermati sono stati tutt’altro che collaborativi. “Solitamente in questi casi – spiega il comandante della Polizia Provinciale, Marco Testa – c’è almeno un po’ di sportività, il pescatore ammette l’errore, consegna quanto preso e accetta la multa”. Stavolta invece: “I due hanno opposto resistenza e per questo oltre alle multe elevate a vario titolo sono stati anche denunciati”. Nella concitazione del momento un agente è caduto a terra: “Per fortuna niente di grave ha preso una botta ed è andato in Pronto soccorso – sottolinea testa – ma rientrerà al lavoro in questi giorni”. L’occasione è ottima per ricordare che la pesca di frodo del coregone in questo periodo: “Rischia di indebolirne la riproduzione, è una fase in cui questi pesci sono tanto vulnerabili quanto preziosi – evidenzia Testa – l’adulto in questa fase deve essere protetto. I pescatori devono puntare ad altre specie e farlo secondo le regole”.

Operazione non semplice quella dell’altra notte: “Bisogna operare al freddo, su spiagge che non sono certo quelle dell’adriatico e poi come in questo caso fare i conti con chi non collabora. Ma è il nostro lavoro”. Alla fine sono stati sequestrati 12 chili di pesce, una quantità “ragguardevole” spiega Testa. Per i due pescatori sono state elevate a vario titolo multe per circa 3mila euro e, come detto, è stata fatta scattare la denuncia penale.

 

 

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3 Commenti

  1. Buongiorno,
    una bellissima notizia a fronte dell’ennesima attività di bracconaggio.
    Qui farvi i complimenti non basta, ci dobbiamo alzare in piedi e applaudire, BRAVISSIMI !
    Se mi guardo intorno, vedo tante illegalità perpetrate ovunque.
    Questi “uomini” che senza scrupoli vogliono guadagnare soldi distruggendo la Natura, cosa sono… uomini ? Non penso ! Sono una vergogna sociale !
    Qui servirebbe la certezza della pena, ovvero Giustizia.
    Da una Guardia Ittica-Venatoria volontaria un doveroso e sincero ringraziamento per la vostra Operazione.

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